Della corsa Champions che coinvolge più squadre ha parlato sulle pagine di Repubblica il giornalista Paolo Condò:
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Condò: “Inter, con la Samp un set point. Un successo la porterebbe a + 5 sulle rivali”
Mourinho a Lecce ha effettuato i primi cambi, su una squadra ormai appassita, al minuto 83: come dire meglio un professore esausto che un asino fresco. Sarri è più aziendalista, prima di invocare un intervento sul mercato cerca di risolvere i problemi adattando i giocatori che ha: lo fece a Napoli inventandosi Mertens centravanti, l’ha (quasi) rifatto alla Lazio con Felipe Anderson falso 9, ma quando Immobile è in serata no gli manca un’alternativa diretta. Nella corsa alla Champions sono stati chiaramente dei passi falsi, la speranza — lo diciamo da convinti europeisti del pallone — è che la reazione non sia un disimpegno nelle coppe, magari mascherato da un eccesso di turnover. La Lazio, in particolare, negli undici titolari possiede la cifra tecnica per vincere la Conference. Ci pensi.
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L’Atalanta è la vera vincitrice del turno, per la classifica nuovamente da Champions e per il modo in cuil’ha recuperata. Rispetto alle grandi, il suo status di (nobile) provinciale e gli investimenti sul vivaio le permettono una politica di mercato da Premier: la Serie A è piena di suoi “prodotti” lautamente pagati (Bastoni, Mancini, Ibanez, Cristante, Gosens, Gagliardini, Caldara, per tacere di Kessié, Kulusevski e Romero all’estero). Grazie a quegli incassi, quando i talent-scout segnalano un gioiello purissimo come Hojlund l’Atalanta è in grado di anticipare la concorrenza pagando i 17 milioni richiesti senza perdersi nelle penose trattative imbastite da club ben più titolati (“facciamo un prestito con diritto, poi vediamo, forse una percentuale sulla rivendita…”), ma molto meno liquidi.
L’Inter stasera ha in mano almeno un set point, perché un successo sulla Samp la porterebbe cinque punti sopra il terzo posto. Il Milan è la prima delle tre italiane di Champions a tornare nell’arena, e l’ossigeno guadagnato col Torino deve fare scopa con i problemi di centrocampo del Tottenham, che per un motivo o per l’altro non avrà Hojbjerg, Bentancur e Bissouma.Perso Lloris, il sostituto Forster ha iniziato malissimo a Leicester: chissà che il fattore portiere di riserva, che al Milan in campionato è costato, in Champions non si ribalti.
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