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Il giornalista Paolo Condò ha analizzato il pareggio ottenuto dall’Inter in casa del Monza e i troppi gol subiti dalla banda di Inzaghi sulle pagine di Repubblica:
Solo il calendario benevolo da qui a marzo — dell’alta classifica troverà solo il Milan, a fronte del filotto con le ultime tre — consente all’Inter di non sentirsi fuori dal giro scudetto malgrado la doccia gelata di Monza. Al di là dell’evidente errore arbitrale a suo danno, e del pesante ritardo di Lukaku, il problema di Inzaghi è una difesa vicina a subire in un girone i gol presi l’anno scorso nell’intero campionato: 24 (e mancano due gare) contro 32. In trasferta siamo molto oltre: 14 gol subiti in 19 gare un anno fa, 20 in 9 partite oggi. Quando un punto di forza si ribalta così repentinamente in punto debole, è l’intera architettura di squadra a traballare: eppure è la stessa squadra che tre giorni prima aveva battuto il Napoli. Di certo i singoli, da Onana inserito a furor di popolo a Skriniar implorato in ogni modo di restare, hanno status da reparto d’eccellenza, non da dodicesima difesa del torneo. Non da prendere un gol come quello di Ciurria: slalomista sì, ma in mezzo a un presepe.
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