Dopo i primi 4 turni, il giornalista Paolo Condò ha fatto un primo bilancio delle big in vetta al campionato di Serie A:
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Condò: “Milan, il problema sono gli spazi. La felice partenza della Roma non sorprende”
La felice partenza della Roma non sorprende, perché dopo gli ingaggi di Dybala eWijnaldum si era già sottolineato come le ambizioni non dovessero limitarsi al quarto posto, e di come il calendario resti favorevole fino alla pausa nazionali. Sono piuttosto le modalità di questi primi risultati a essere curiose, e istruttive: nelle tre partite contro avversarie chiaramente inferiori (due neopromosse più la Salernitana), José Mourinho è riuscito a farsi concedere un contropiede purissimo, spazi enormi nei quali i suoi attaccanti hanno ottenuto davvero poco rispetto alla mole di occasioni prodotte.
Dybala contro il Monza ha rotto un ghiaccio che lui stesso, Zaniolo soprattutto e Abraham non erano riusciti a incrinare a Salerno e contro la Cremonese. Il fatto che il campionato sia ancora in fasce incide, in estate le neopromosse sono sempre più spavalde rispetto all ’inverno; e però c’è anche lo zampino di Mourinho nel 3-0 inflitto in ariose praterie al Monza, cui resta l’inservibile primato del possesso palla. Una fatamorgana che attira i rivali fuori dal castelletto difensivo, lasciandolo esposto alle rappresaglie in campo aperto.
Gli spazi per esempio sono stati il problema del Milan in casa del Sassuolo, perché la tendenza a portare palla - Theo Hernandez era oltre il crinale della decisione che ne fa un grande, nel territorio della testardaggine che è il suo limite - consentiva alla squadra di Dionisi di riposizionarsi con la massima calma una volta persa la boccia. E così il Milan, dopo essersi trovato in vantaggio di un punto, arriva al derby con analogo distacco. Alla quinta giornata conta il giusto, cioè poco, ma avvisa i campioni che i pareggi in trasferta stanno uscendo troppo facili: siamo già a due, l’anno scorso furono quattro in tutto. A fronte di 14 vittorie.
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