Il giudizio e l'analisi dell'editorialista di Repubblica sulla stagione appena conclusa dei rossoneri e dei bianconeri
Nell’edizione odierna di Repubblica, Paolo Condò prosegue con i voti alla stagione delle squadre di Serie A.
Questa volta tocca al Milan:
“Un campione in carica che sul campo arriva quinto, e guadagna il sospirato pass per la Champions solo grazie alla penalizzazione della Juve, non ha replicato la brillante stagione passata. Sul conto del Milan pesa anche la brutale sconfitta in Supercoppa — annuncio di una primavera da incubo nei derby — e un’uscita dalla coppa Italia al primo turno in campo. Ce ne sarebbe d’avanzo per definire la stagione negativa, se non fosse per la semifinale di Champions, traguardo all’altezza dei Milan migliori, che da sola vale un’ampia sufficienza, diciamo 6.5”.
“Il voto più complicato della stagione è quello alla Juventus, perché non si può considerare soltanto ciò che si è visto in campo: l’instabilità data dai processi sportivi non giustifica tutto — l’eliminazione nel girone di Champions è un fallimento precedente i guai giudiziari — ma è una circostanza attenuante. E dunque il 5.5 che le diamo sconta la difficoltà di tenere assieme la squadra in mezzo ai marosi, ché altrimenti un 5 pieno sarebbe stato anche troppo. Allegri ha invertito il trend delle ultime cinque stagioni: 90 punti aveva fatto lui l’ultimo anno del suo primo periodo, Sarri era sceso a 83, Pirlo si era fermato a 78 e il primo Allegri- bis era sprofondato a 70.