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Paolo Condò, giornalista di Sky Sport, in diretta a Sky Sport 24, ha parlato della sconfitta dell'Inter di ieri contro la Fiorentina: "E' una squadra che dopo il 7-1 all'Atalanta è sparita. Il pareggio di Torino ha avuto un'influenza psicologica e da lì in poi ci sono stati una serie di disastri. La cosa è impressionante è che ieri c'è stata una percentuale di realizzazione e di centrare lo specchio della porta doppia rispetto alla media del campionato: ieri le difese non facevano nulla per impedire agli attaccanti di tirare. La prestazione di Miranda è nettamente sotto quella dell'anno scorso: quando è arrivato si pensava di aver preso uno dei due difensori che formavano la miglior coppia del mondo, Miranda-Godin, ma in realtà l'Atletico aveva deciso di promuovere Gimenez, quindi Miranda decise di partire. L'anno scorso ha fatto bene, anche nel sostenere la crescita di Murillo, mentre quest'anno non si è ripetuto: ed è un problema, perché era l'unico su cui si poteva fare pieno affidamento. Ieri hanno giocato male anche Gagliardini e Kondogbia, la chiave della risalita dell'Inter di Pioli. Dietro bisogna intervenire in maniera pesante. L'Inter non merita l'Europa League: ha una delle rose migliori del campionato, ma non merita la competizione. Pioli non riconosce più la squadra che aveva fatto bene nel primo periodo ed è l'ultimo da incolpare: questo gruppo continua a mangiare allenatori. C'è qualcosa nel gruppo dei giocatori e nella dirigenza: non riescono a sostenere l'allenatore e quando arriva il risultato che colpisce l'autostima, parte la caduta libera".
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