LEGGI ANCHE
"Non è un caso che l’interista migliore sia stato Brozovic, che ha giocato una finale mondiale, non è un caso che la Roma sia stata sostenuta da un grande Matic, che ha ben 67 partite di coppa nel curriculum, non è un caso che nella Viola abbia brillato Amrabat, super protagonista al Mondiale. Chi ha già sperimentato il palcoscenico grande non ne ha paura, o ne ha di meno. Guardiamo i risolutori. Montiel segna per il Siviglia l’ultimo rigore dell’Europa League cinque mesi dopo l’analogo penalty che ha dato il Mondiale all’Argentina. La vittoria del West Ham viene firmata da Bowen, ma è il raffinato invito di Paquetá a meritare la copertina, e stiamo parlando di un titolare del Brasile. Rodri ci aveva fatto vedere contro il Bayern un gol anche più bello, ma quello di Istanbul certamente non gli è parso brutto. Nella scalata all’élite del calcio europeo quest’anno abbiamo risalito molti gradini, e il risultato che ci deve soddisfare è essenzialmente questo. Purtroppo l’ultimo vale tre di quegli altri, ma alla fine è sempre così. Troppi ma, lo sappiamo. Eppure sono il modo migliore di spiegare i perché".
© RIPRODUZIONE RISERVATA