Il giornalista Paolo Condò, sulle pagine di Repubblica, commenta la vittoria dell’Inter sul Napoli e le scelte dei due tecnici:
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Condò: “Spalletti come un pifferaio indiano. Inzaghi replica la partita di Barcellona”
Malgrado la prima sconta in campionato il Napoli resta favorito per lo scudetto, ma dovrà (ri)vincerlo e non soltanto amministrare il vantaggio, come si è illuso di fare a San Siro. Spalletti usa il possesso palla come il pifferaio indiano, che con la sua melodia ipnotizza il cobra facendolo ballare al suo ritmo: ma l'Inter ha un'altra energia, soprattutto verticale, e ogni pallone recuperato al palleggio rivale -perimetrale e inoffensivo - diventa uno scatto in avanti, verso i duelli che lo premiano come Dimarco sopra Di Lorenzo o Barella sopra Zielinski.
Inzaghi replica così la grande partita di Barcellona, col campo risalito in tre passaggi e Dzeko più di Lukaku a proporsi come terminale, fino al gol risolutivo. Il Napoli cambia chip in ritardo, aggiungendo solo negli ultimi 5', con i cambi, l'impeto necessario perché la sua bella tecnica diventi pericolosa. La grandezza del suo autunno è ribadita dalla possibilità di apprendere da una brutta serata mantenendo un margine notevole. Ma deve farlo in fretta: ha ceduto tre punti a tutte le rivali. Nel giorno della caduta, nessuno gli ha fatto sconti.
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