Poi il giornalista si sofferma sui cattivi risultati della scorsa stagione puntando il dito contro i giocatori: "Sì, ma i giocatori dell’Inter si ammutinano sempre, e quello che hanno fatto alla fine della stagione è inqualificabile, secondo me. Perché quando hanno capito che c’era il rischio dell’Europa League, e uso la parola “rischio”, hanno smesso di giocare. Mi è piaciuta tantissimo la reazione dei tifosi dell’Inter di andare comunque allo stadio, come a dire: “noi siamo testimoni e saremo testimoni del vostro comportamento”. E questa è una cosa che, secondo me, in quest’ultimo mese di mercato deve contare. Il concetto del mercato interista di quest’anno mi sembra che sia tenere i giocatori bravi o bravissimi che si hanno già, perché non esisteva o non c’era finora la maniera di farli girare tutti assieme: ma grazie ad un allenatore come Spalletti e ad alcuni innesti di quattro o cinque giocatori l’Inter sembra convinta di trovare il “lievito”, come dicevamo all’inizio, e quindi di far “lievitare” questa rosa per quelle che sono le sue effettive capacità. Perché, faccio un nome, a me ad esempio Brozovic a volte piace da impazzire. Trovo che abbia una grande qualità ma poi, evidentemente non ha mostrato la mentalità per poter giocare nell’Inter, però tecnicamente è un giocatore di grande qualità. Detto tutto questo, ecco, secondo me qualcuno di questi però deve partire. Deve partire qualcuno di quelli che, da un punto di vista anche simbolico, hanno partecipato al disastroso finale di stagione dell’Inter dell’anno scorso, e deve partire per mandare un messaggio che dice: “non è che accettiamo tutto”, e anzi, c’è il pubblico interista che è andato lì a fare da testimone di quello che stava succedendo. Qualcuno può essere riaccolto e ri-accettato se, soprattutto nel nuovo disegno tattico, potrà mostrare veramente le proprie qualità. Ma non tutti. Perché altrimenti passa “in cavalleria” tutto quello che è stato fatto l’anno scorso, e secondo me è stato molto brutto da vedere".