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Condò: “Triplete ossessione e motivazione per Guardiola. Per l’Inter sarà durissima ma…”

Matteo Pifferi Redattore 

Così Condò sull'Inter: "Ha alzato in misura netta il suo livello di gioco. Farlo a fine stagione è davvero una rarità"

Intervenuto su Repubblica, Paolo Condò ha analizzato così le due finali europee per Fiorentina e Inter:

"La Fiorentina sta giocando da metà febbraio — ripresa delle coppe — un calcio di livello superiore. Non che prima della pausa mondiale si muovesse male; la mancanza di un realizzatore all’altezza, però, ne aveva frustrato la classifica. Da quando Cabral ha rovesciato un po’ a sorpresa le gerarchie con Jovic, le cose hanno preso a filare lisce, e la serie della Viola fra campionato (ottavo posto sul filo di lana) e coppe (due finali, e la seconda è tutta da giocare) ha assunto un ritmo da marcia. Perché diventi trionfale occorre battere mercoledì a Praga il West Ham, che dopo la qualificazione europea quest’anno ha mancato il salto di qualità, salvandosi in Premier soltanto nel finale. È un’avversaria con più giocatori (Rice, Antonio, Paquetá, Bowen) che gioco"

Inter vs City

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"Al Manchester City non manca né l’uno né gli altri, invece, e il compito dell’Inter sabato a Istanbul sarà durissimo, come del resto si ripete dalla sera in cui Guardiola si è preso una vistosa rivincita sul Real. Da allora non è cambiata la cifra del City, che ha vinto Premier e FA Cup e quindi insegue il rarissimo Treble (la vittoria nelle tre principali competizioni stagionali), un po’ motivazione e un po’ ossessione. È cambiata semmai la percezione dell’Inter, che ha vinto la coppa Italia, ha chiuso terza in campionato, e soprattutto ha alzato in misura netta il suo livello di gioco. Farlo a fine stagione è davvero una rarità, chissà se vorrà dire qualcosa in concreto".