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Dopo Cuadrado, i pm di Torino che indagano sul caso degli stipendi della Juventus hanno ascoltato in procura anche Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. I quali, secondo il Corriere della Sera, avrebbero confermato la tesi degli inquirenti sul differimento e sulla non rinuncia alle mensilità:
"E ieri, il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e i pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello, hanno sentito come persone informate sui fatti
proprio Chiellini e Bonucci, oltre che Cuadrado. Audizioni durate circa un paio d’ore ciascuna. I giocatori avrebbero sostanzialmente confermato che si trattò di «differimento» di stipendi e non di «rinuncia»: o meglio, che nell’anno contabile successivo, furono pagate tre mensilità su quattro, come ipotizzato dagli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Torino. A cui verranno delegate le altre audizioni, tra cui quella dell’allora tecnico Maurizio Sarri".
(Fonte: Corriere della Sera)
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