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L'Inter reagisce alla brutta sconfitta di Bologna e si prende tre punti fondamentali in ottica Champions battendo 2-0 il Lecce a San Siro:
"Non c’è mai un’Inter uguale all’altra, nel bene e nel male. Se la festa e la serenità durano raramente più di due-tre partite, anche la penitenza passa in fretta. E così dopo il settimo flop a Bologna, la squadra di Inzaghi torna a mettere mattoni per costruirsi la qualificazione Champions all’ombra del Napoli. La vittoria sul Lecce coincide con il ritorno al secondo posto e anche con un test importante in vista della sfida con il Porto, che è fra otto giorni ma incombe sui nerazzurri", analizza il Corriere della Sera.
"Contro una delle sorprese del campionato, che ha per giunta il vizio di portare via punti alle big, Inzaghi trova conferme dai suoi uomini chiave, con i gol di Mkhitaryan (sempre in campo nel 2023) e capitan Lautaro, ma riceve anche segnali non più fumosi da uno come Gosens, in questi mesi fin troppo intristito dal dominio di Dimarco sulla sinistra. E anche Dumfries, autore dell’assist per il raddoppio scacciapensieri, torna ad esprimersi su discreti livelli a destra".
"La madre di tutte le certezze però è sempre quella: quando l’Inter non può permettersi di sbagliare, ormai da ottobre non fallisce praticamente mai. Un’abitudine incoraggiante in vista della Champions e della semifinale di Coppa Italia con la Juve, ma pur sempre una fonte inesauribile di rimpianti per un campionato abbandonato quasi senza accorgersene, per il dominio assoluto degli spallettiani, certo, ma anche per i dieci punti lasciati per strada contro le provinciali fra gennaio e febbraio", chiude il quotidiano.
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