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Cds – Conte-Agnelli, gli amici ora si odiano: i primi scricchiolii nel 2012. Tutto finito? Nel 2001…

Gianni Pampinella

Dalle colonne del Corriere dello Sport, Roberto Perrone ripercorre le tappe che hanno portato allo scontro tra Conte e Andrea Agnelli

Quella tra Antonio Conte e Andrea Agnelli è la storia di un lungo addio e di un'inimicizia ormai radicata nel tempo. Dalle colonne del Corriere dello Sport, Roberto Perrone ripercorre le tappe che hanno portato allo scontro tra il tecnico nerazzurro e il presidente bianconero.

"Andrea Agnelli & Antonio Conte, da premiata ditta a dito medio e altre contumelie. E pensare che, nel gennaio 2013, dopo una reazione identica (anzi più “forte”) contro l’arbitro Guida, il presidente bianconero difese VotAntonio. Vedremo se Agnelli, con il passare del tempo, perdonerà".

"VotAntonio è fumantino. Ma è democratico, si arrabbia a 360 gradi. Questo non è il suo primo scontro con la Juventus. Nel 2007, Madama, dopo aver conquistato la promozione in A con un 5-1 al suo Arezzo, si fa battere dallo Spezia, condannando il club toscano alla retrocessione. «Rispetto tanto i tifosi juventini ma ho poco rispetto per la squadra» dice lui. E’ la Juve della terra di mezzo, il reato di vilipendio è prescritto. Nel 2011, proprio come con Pirlo, è Agnelli in persona a puntare su Conte, scelta condivisa dagli altri dirigenti. I primi scricchiolii nel rapporto con Agnelli arrivano con la squalifica del 2012 (omessa denuncia). Conte la vive male: 1) si considera innocente e soffre; 2) come si è visto a Firenze pochi giorni fa, la vita nel box lo annienta e annienta chi gli sta vicino ; 3) ritiene che la società non lo abbia difeso al meglio".

Il lungo addio del tecnico

"Nel 2013 Conte vince il secondo scudetto e a fine stagione chiede rinforzi, sostiene che la squadra non può andare lontano, comincia a lamentarsi (come all’Inter, uguale).  Conte è bravissimo ma brucia se stesso e gli altri in due/tre anni. Qualche screzio con il club si verifica - sulle convocazioni - anche quando Conte è in Nazionale, ma è fisiologico per tutti i ct. Tutto finito? Nel 2001 Umberto Agnelli richiamò Marcello Lippi, pure lui transfuga all’Inter. Situazioni diverse. Però. Hai visto mai".

(Corriere dello Sport)