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Conte all’Inter? Suning è contenta di Pioli. Ma derby, Fiorentina e Napoli saranno decisive

Riccardo Fusato

Il fantasma di Conte aleggia su Milano

Il fantasma di Conte aleggia su Milano e, le domande che si pongono i tifosi dell'Inter sono tante, prime tra tutte, cosa  dovrebbe spingere l’ex c.t. azzurro a Milano? Tutti sono soddisfatti del lavoro di Pioli, che ha saputo prendere una squadra centrifugata da De Boer e rimetterla in carreggiata. Un ruolino di marcia quasi da scudetto. Quel quasi però è legato alle sconfitte contro Juve, Napoli e Roma (ma anche con la Lazio, in Coppa), le prime in classifica e le uniche a cui il tecnico di Parma non ha rosicchiato punti. Se il k.o. del San Paolo è arrivato all’alba dell’avventura e in quello con la Juve la squadra si è battuta alla pari, alcune scelte di Pioli contro le romane avevano sollevato perplessità. Basterà un super mercato per colmare il gap con il vertice o serve anche un super allenatore? Questa la domanda che ha sfiorato Suning e il management interista. Pioli ha un contratto fino al 2018 e sta già pianificando il mercato e l’estate nerazzurri. Dice di pensare solo alla squadra, ma ha anche capito che le voci su Conte non sono invenzioni dei media. Giustamente ritiene che per diventare un big nella propria categoria bisogna avere una chance. La sua se la sta giocando alla grande, ma ci sono ancora partite e traguardi da conquistare.

Lo stesso Pioli sa di non poter essere tranquillo della conferma sino a fine aprile, quando avrà concluso il trittico derby, Fiorentina e Napoli. Perché se l’Inter cambierà sarà soltanto per un top allenatore. Le piste portano a Simeone (che però convince meno i cinesi e ha appena giurato amore all’Atletico) e Conte, con il quale il club ha avuto un primo contatto lo scorso ottobre, quando si sbandava con De Boer e lo stesso Antonio viveva momenti difficili a Londra.

(Gazzetta dello Sport)