Tante frecce nell'arco di Antonio Conte che ha fatto vedere parte della sua Inter, ma non ha ancora svelato tutta la sua Inter. Con le prossima partite il tecnico nerazzurro potrebbe mostrare tutto il potenziale della sua squadra.
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Conte non ha ancora svelato tutta la sua Inter. Il tecnico pronto a usare tutte le frecce del suo arco
Sanchez, Biraghi e Lazaro sono armi ancora da sfruttare per il tecnico dell'Inter
"Ha mostrato il suo nuovo centravanti, ha inserito i due piccoletti in mezzo, ha lucidato i tacchetti di Godin. Però non ha buttato tutto sul piatto, la «partita» è lunga e qualche arma va tenuta nascosta. Per arrivare a maggio ancora in lotta quello che si è visto finora non basta: serve di più, per ruotare i giocatori, per trovare nuove forme e soluzioni, per superare ostacoli duri che arriveranno. E l’Inter ne ha ancora: la prima, la più importante, ha dimensioni tascabili, accento spagnolo e tanta voglia di recuperare il tempo perduto. Alexis Sanchez fin qui si è visto per 10 minuti, a San Siro, nel finale con l’Udinese, quando peraltro è andato a una mano di Musso di distanza dal segnare subito, all’esordio. Il Niño di Udine, e ancor di più quello di Londra, sponda Arsenal, sarebbe una variante «meravigliosa» per l’attacco nerazzurro. Sanchez può fare il rifinitore nel 3-4-2-1, dialogare nello stretto con Sensi, ampliare il fronte d’attacco", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Conte fino ad oggi ha considerato che non fosse ancora abbastanza «dentro» all’idea di squadra, ma il suo momento si sta forse avvicinando: ci sono Lazio e la trasferta in casa Samp prima del Camp Nou, dove Alexis ha giocato, segnato e vinto. Conte poi può cambiare «forma» alle fasce, con Biraghi che ancora attende il debutto (già mercoledì?) e Lazaro che può servire a provare a scardinare difese chiuse a gara in corso. E il tecnico può testare varianti più muscolari del centrocampo, quando Vecino e Gagliardini saranno più in palla. Restano cose da scoprire", aggiunge il giornale.
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