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Il giornalista Tancredi Palmeri ha commentato la sconfitta dell'Inter allo stadio 'Alfredo Di Stefano' di Valdebebas contro i padroni di casa del Real Madrid nel suo editoriale su TuttoMercatoWeb:
"Finita Real Madrid-Inter, in Spagna parlando dei nerazzurri descrivevano una squadra che diverte e che si propone di giocare un bel calcio, con ottime prospettive e che certo deve trovare equilibrio. In Italia, che ve lo dico a fare, Antonio Conte in versione San Sebastiano a prendere frecce da parte di tutti, interisti e non interisti, come se perdere 3-2 a Madrid sia un’onta vergognosa, recuperando perfino uno svantaggio di 2 gol. Non ce la faremo mai in Italia, vogliamo cambiamento ma siamo i primi ad attaccare la distonia. E certo Conte ha disseminato il suo percorso di nemici: gli juventini che sportivamente lo vogliono vedere sepolto sotto i suoi fallimenti, gli interisti che gli perdonano il mettersi la maglia nerazzurra solo a patto della vittoria. Poi per carità, tutto è migliorabile e questa Inter lo è largamente. E Conte stesso ha fatto molti errori in questo inizio di stagione, forse come mai in carriera.
Detto ciò però, tirargli fuori il conto dopo una notte simile vuol dire che c’è una lunga lista di livore nei suoi confronti che non verrà mai saldata se non a cambio del fallimento. Si tira persino fuori il suo record sicuramente deficitario in Europa, ma che dopo una notte simile ha del comico per chi se ne serva, e non si giustifica se non con un’antipatia verso un personaggio che vivaddio non ha mai fatto niente per essere simpatico, e tanto meglio così che di viscidoni in giro ce n’é a sufficienza. Incredibile come non si noti il tipo di partita che l’Inter ha fatto, andando a prendere con 5 uomini nella trequarti il Real Madrid maestro di palleggio e carattere, anche con 2 gol sotto. E ovvio, non è accettabile una squadra con poco equilibrio come l’Inter di quest’anno. Ma quello era un errore rimproverabile in quasi tutte le altre partite finora ma non in questa, dove entrambe hanno accettato il canovaccio di una sfida folle e a viso aperto, e ha vinto la meno ingenua. Ma l’Inter ha trovato per una volta personalità, carattere, reazione. Starà all’ambiente adesso il non disperdere tutto sull’altare del ‘Eh ma Conte ci dimostri che vale i 12 milioni!’. Un’Inter che, per inciso, non aveva l’insostituibile Lukaku".
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