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Signori (Giornale): “Conte rovina Eriksen per salvaguardare il proprio ego. I cinesi pazienti e furbi…”

Alessandro De Felice

Il pensiero del giornalista del quotidiano nel suo editoriale sulla situazione in casa nerazzurra

Sulle colonne de' Il Giornale, Riccardo Signori fa il punto in casa Inter ed esprime il suo pensiero sula situazione dei nerazzurri in relazione alle ultime voci sul possibile addio di Antonio Conte a fine stagione.

"Il pallone è dispettoso assai. Quali sono le peggiori squadre del campionato di serie A post Covid? Juve e Inter, insieme alla Lazio. E dove le ritroviamo? Prima e seconda (a parità di partite giocate). Capirete che questo non è uno spot di successo. E il tutto fa pari con la sfrontata guasconeria del Conte allenatore interista quando dice: «Non resto a dispetto dei santi». I santi, per il vero, sono coloro che sopportano le sue bizze, capricci ed errori, limiti fatti passare per eccellenza. Conte, baciato dalla buona stella, si ritrova secondo in classifica dopo una serie di topiche: la vittoria con il Torino è vento fresco. In altri tempi sarebbe stato già cacciato, ma i cinesi sono filosoficamente pazienti e furbi: gli lasciano gli onori, ma non gli faranno mancare gli oneri. Le guerre interne nerazzurre sono storia di ogni decennio. La cosa divertente è che ora vengono condotte dal filone ex juventino trasferito a corte. Marotta fa e Conte vorrebbe disfare oppure disfa. Ma sul caso Eriksen, per esempio, le sue idee, a nascondere incapacità, sono deflagranti: ecco come si rovina un giocatore. Le ultime scelte sono figlie di strategie tese a salvaguardare il proprio ego e a rivoltare l’Inter come un vestito vecchio, per poi svuotare le casse societarie come un bancomat. Bisognerebbe anche chiedersi i motivi di tanti infortuni. Perché Sensi non guarisce mai? Perché Skriniar è peggiorato e con lui altri. Come ogni allenatore che non sa più a qual santo votarsi, lui sì, Conte ha ricordato il progetto triennale: la parola progetto è l’anima di ogni attesa, il paravento di ogni fallimento. Ma qual progetto può essere quello di smontare una strategia di mercato per giocare a braccio di ferro? All’Inter bastano ritocchi, un acquisto c’è già, ci vorrebbero giocatori di personalità e una opportuna capacità a guidarli. A quanto pare, invece, vien chiesto di rifare la difesa daccapo, il centrocampo va assortito meglio e l’attacco dipenderà dal caso Lautaro. Conte è bravo soprattutto nei primi due anni, qui sta rovinando la sudata reputazione. L’Inter, dice la storia, deve giocare ogni anno per lo scudetto. I progetti triennali sono amenità da calcio inglese".