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Dalla Palma: “Inter, Conte come Mourinho: meno vincente in Europa ma anche più capace di…”

Il giornalista si è lanciato in un paragone tra i due tecnici

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, Alberto Dalla Palma ha commentato così il 5-0 dell'Inter rifilato allo Shakhtar che vale la finale di Europa League:

"Dieci anni dopo Mourinho, Antonio Conte riporta l’Inter in una finale europea travolgendo lo Shakhtar in una partita senza storia e imponendo la sua legge. Quella del più forte e del più antipatico, e il tecnico non si offenda perché anche il portoghese era così duro, così estremo, così provocatore da andarsi a cercare i nemici anche quando non li aveva. Era un modo per caricare la squadra, per creare un gruppo, per alzare un muro e difendersi. Conte, lo abbiamo sempre sostenuto, è il più mouriniano dei tecnici italiani: certo, per ora molto meno vincente (soprattutto in Europa), ma per certi versi ancora più capace di creare conflitti per trarne poi vantaggi. Per questo è possibile che l’ennesimo sfogo contro il club, il padrone e i suoi dirigenti, subito dopo il secondo posto conquistato in campionato alle spalle della Juve, sia stato studiato a tavolino. E’ vero, sul tema “nessuno ci ha difesi e nessuno ci ha protetti” si era già ampiamente esibito durante la stagione, ma quella notte di Bergamo aveva proprio esagerato, tanto che a pochi giorni dalla finale di Colonia contro il Siviglia non è ancora sicuro al cento per cento che il matrimonio tra l’allenatore e l’Inter prosegua, a prescindere dal possibile successo contro gli spagnoli. Perché il presidente Zhangnon ha gradito le accuse e perché i cinesi, come dice un vecchio proverbio, hanno una pazienza infinita, tanto da aspettarti sulla riva del fiume per la resa dei conti".

INVESTIMENTI - "Per mettere Conte nelle condizioni di vincere e di trasformare l’Inter nell’unica anti Juve, lo stesso Zhang ha speso tra luglio e gennaio quasi 200 milioni: forse soltanto il City, per Guardiola, aveva investito una cifra così alta. Sentirsi dire che la società non era all’altezza delle sue ambizioni è stato offensivo per il patron cinese, che a differenza di Marotta non conosceva alcuni lati caratteriali del tecnico pugliese, arrivato allo scontro con la Juve (lasciata perché giudicata non più competitiva...) e poi con il Chelsea, portato addirittura in tribunale. Conte, nella notte di Bergamo, ha creato la nuova Inter, quella che si sarebbe presentata al mini torneo tedesco per conquistare l’Europa League: ne ha dette di tutti i colori, ha contestato chi è salito sul carro a giochi fatti e ha portato la squadra dalla sua parte, più incattivita che mai. E il risultato si è visto: eliminando Getafe, Bayer Leverkusen e Shakhtar con un Lukaku maestoso e un Lautaro(ieri sera) stile Barça, l’Inter è finalmente arrivata in finale, dove affronterà il Siviglia in un testa a testa molto equilibrato, ma in cui i due attaccanti nerazzurri possono fare la differenza. Poi Zhang dovrà decidere il futuro di Conte: noi pensiamo che l’Inter sia pronta a sorpassare la Juve, dopo nove anni, basta solo imparare a sopportare gli “scleri” del suo tecnico perché se vince ne vale la pena".

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