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Antonio Conte, dopo la sconfitta contro il Real Madrid, ha parlato di crescita esponenziale della sua squadra. Ma ha anche aggiunto che in questi momenti i risultati non pagano il lavoro che sta facendo con l'Inter.Il Giornale sottolinea che ci si aspettava un altro passo dopo la scorsa stagione con un secondo posto in campionato e una finale di Europa League poi persa. La sconfitta contro gli uomini di Zidane pesa. E il quotidiano analizza i motivi per i quali si possono muovere delle critiche all'allenatore nerazzurro e alla sua gestione: "Al netto della costante abitudine a tardare le sostituzioni, che con i 5 cambi a disposizione può diventare un vero handicap, quando al minuto 78, appena raggiunto il pari, ha tolto il migliore in campo, Barella, per Gagliardini, in molti hanno strabuzzato gli occhi. Scelta conservativa? Forse. Col senno di poi scelta sbagliata punto e basta. E invece di una vittoria in extremis è arrivata una sconfitta. Proprio come lo scorso anno contro Borussia Dortmund e Barcellona".
L'Inter, si legge nello stesso articolo "sembra più debole, spaurita nei momenti decisivi, subisce troppi gol e non è in grado di chiudere le partite quando serve. Eppure il tecnico è stato accontentato in pieno sul mercato. Ha avuto tra l’altro l’amatissimo Vidal, che sta deludendo, e gennaio ha fatto investire fior di milioni su Eriksen che resta avulso dal suo gioco. Non era meglio puntare su un vice Lukaku? Pinamonti è un’alternativa non all’altezza, per età ed esperienza, e con Sanchez alle prese con continui problemi fisici, la sola coppia Lukaku-Lautaro non può reggere una stagione intera su tre fronti".
Insomma un momento difficile per la squadra interista che affronterà domenica l'Atalanta e poi di nuovo il Real. Dovrà subito cambiare tendenza e risultati prima che sia troppo tardi, spiega il Giornale. "L'Europa League - si sottolinea infine - sarebbe un ripiego inaccettabile. Conte guadagna uno stipendio da 12 mln l'anno. Con questi numeri e con questa squadra devi vincere, non migliorare. Se i conti non tornano Conte rischia di durare meno di un dpcm".
(Fonte: Il Giornale, 5-11-2020)
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