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Inter-Conte, esonero improbabile: tregua armata possibile, ma solo per motivi economici

Fabio Alampi

La decisione sul futuro del tecnico verrà rinviata al termine della stagione

La spaccatura tra Antonio Conte e l'Inter è ormai netta: lo sfogo del tecnico ha lasciato pesanti conseguenze nel rapporto con la società, ma ogni decisione è stata rinviata al termine della stagione. Così scrive Tuttosport: "I conti si faranno dopo l'Europa League. Dal faccia a faccia tra Antonio Conte e la società si capirà se le richieste dell'allenatore verranno accolte e (soprattutto) quanto grande è l'irritazione di Suning per le continue lamentele dell'uomo chiamato a riportare l'Inter a vincere".

ESONERO IMPROBABILE - "A favorire una tregua armata (non potrebbe essere altrimenti, visti i precedenti e il solco, ormai netto, tra Conte e molti che lavorano in società), due concause affatto marginali. Innanzitutto Conte - al momento (anche in questo caso, visti gli sbalzi d'umore dell'interessato, non ci sono certezze) - non intende dimettersi. Questo vuol dire che un esonero peserebbe per quasi 25 milioni all'anno fino al 2022 (tasse incluse), un'enormità per Suning. Non va inoltre dimenticato come a bilancio pesino pure i 9 milioni annui per Luciano Spalletti che è ancora regolarmente a libro paga. Due buoni motivi per far sì che, anche per ragioni squisitamente economiche, sia alquanto improbabile l'ipotesi di un esonero".