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Sulle colone de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico dell'Inter Antonio Conte ha parlato dell'Europeo e dell'eliminazione di ieri sera della Francia a opera della Svizzera:
"L'eliminazione della Francia è la grande sorpresa negativa del torneo. L'avevo inserita tra le favorite per lo spessore qualitativo della rosa, ma stavolta non è riuscita ad unire alla classe individuale dei suoi tanti campioni quella solidità e compattezza in fase difensiva che gli ha permesso in passato di vincere tutto. La Svizzera ha compiuto l'impresa e viste le differenze qualitative in campo, ha meritato di coronare un sogno. Ora affronterà la Spagna, un'altra grande che non regala ancora certezze. Ha battuto la Croazia al termine di una partita sulle montagne russe, dimostrando di poter fare tutto e il suo contrario, rimettendo in partita gli avversari. Luis Enrique sta portando avanti un rinnovamento dopo la fine di un ciclo di campioni straordinari e serve tempo. In più la Spagna ha convissuto con il Covid fino a poco prima dell'inizio del torneo".
"Oggi Svezia-Ucraina, ma l'ultimo ottavo più affascinante è senza dubbio Inghilterra-Germania. Da anni il calcio inglese sta cercando di chiudere un cerchio: la Premier League è oggi il campionato più affascinante e competitivo del pianeta, vi partecipano i club più attrezzati da un punto di vita economico e strutturale grazie all’organizzazione del sistema inglese e agli investimenti di proprietà internazionali. La qualità tecnica è aumentata grazie all’acquisto di tanti campioni ma soprattutto è aumentato il livello del gioco e della tattica con l’arrivo dei più importanti tecnici stranieri che hanno dato moltissimo a tutto il movimento. Manca però per completare l’opera una grande vittoria della Nazionale, che pure ha grandissimi giocatori.
Riuscirà finalmente l’Inghilterra in questo Europeo che si concluderà a Wembley a chiudere il famoso cerchio e a smentire chi ritiene che l’innalzamento del livello della Premier non sia dipeso solo dall’arrivo di tanti giocatori e top coach stranieri? Certo l’avversario che si trova di fronte è da sempre in ogni competizione quello che tutti preferiscono evitare: la Germania. Anche i tedeschi però non hanno sempre convinto finora rischiando anche l'eliminazione nel girone e, pur avendo tanti punti di forza, presentano un punto debole: l'assenza di un terminale offensivo, un vero centravanti che concluda la mole di gioco".
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