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Dopo esserci andato molto vicino al primo anno, Conte non vuole più sbagliare e vuole vincere con l'Inter. Per farlo serviranno alcuni innesti di qualità, ma soprattutto servirà che la squadra segua le sue idee, faccia proprio il credo del tecnico.
"Furore e qualità. Il diktat è diventato subito un mantra della prima stagione di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter e sarà ancora presente nello spogliatoi di Appiano da lunedì prossimo, giorno del raduno nerazzurro. Due parole chiavi del pensiero calcistico contiano, ma non le uniche. Più che una richiesta, quella di Conte alla squadra è stata sin dall’inizio un’imposizione, un concetto da mandare a memoria da subito per calarsi nella nuova mentalità.
“Conte è un martello” è la risposta che qualsiasi giocatore abbia lavorato con Antonio dà spontaneamente non appena si tocca l’argomento. Conte è così, lavora ogni giorno per inculcare nella testa dei suoi giocatori i concetti chiave del suo calcio. Per essere pronti ad aggredire la partita sempre, in ogni gara, dall’inizio alla fine. La missione lo scorso anno è riuscita a metà: l’Inter ha cambiato mentalità, vero. Ma più di una volta si è persa sul più bello, facendo tornare prepotenti i fantasmi del passato", spiega La Gazzetta dello Sport.
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