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CdS – Zhang deciso ma futuro Conte è indecifrabile. “Persone vicine gli hanno fatto notare che…”

Matteo Pifferi

A riportarlo è il Corriere dello Sport

Questa sera l'Inter ha l'occasione di andare in finale di Europa League. Una finale che manca, in campo europeo, da quella magica di Madrid con Mourinho in panchina. "E' la notte di Conte, una notte da tutto o niente, da dentro o fuori, da finale o da... vacanze", commenta il Corriere dello Sport che poi fa il punto della situazione in casa nerazzurra, in special luogo sul rapporto tra Conte e Zhang: "Conte è sembrato assai contento della visita: negli anni alla Juventus era abituato ad avere il presidente Agnelli sempre al suo fianco e non a caso al Chelsea aveva avvertito la lontananza da Abramovich. Nei lunghi mesi del lockdown e dopo la ripresa della Serie A ha sofferto le stesse sensazioni non buone avute a Londra, ma ieri tutto sembrava alle spalle. Vedremo se questo ricongiungimento sarà foriero di una pace definitiva, dopo il cessate il fuoco sancito dalla telefonata avvenuta 48 ore dopo lo sfogo del Gewiss Stadium. Qualcosa da sistemare di certo c'è. Indipendentemente da come finirà l'avventura in Germania".

ZHANG - La posizione di Zhang, secondo il quotidiano romano, è già definita: la società vuole tenere Conte sia per questioni di bilancio - un esonero varrebbe 55-60 mln senza contare gli emolumenti ad un nuovo tecnico - ma anche perché c'è la sensazione che si possa aprire un ciclo. "Ma al tempo stesso gli trasferirà la contrarietà che c'è a Nanchino per le parole di 15 giorni fa, in particolare per il riferimento alla «società debole». In Cina chi comanda non gradisce (eufemismo) che un dipendente lo denigri. Anche se il dipendente in questione guadagna 12 milioni netti più 2 di bonus. Per la proprietà, dunque, ci dovrà essere un ravvedimento di Conte, per il presente, ma soprattutto per il futuro", il commento del CorSport.

CONTE- Il tecnico, dal canto suo, è concentrato sulle questioni di campo e vuole conquistare quella finale che invece sfumò ai tempi della Juventus: l'eliminazione contro il Benfica impedì all'allenatore bianconero di disputare la finale in casa, allo Stadium. "Le persone a lui più vicine gli hanno fatto notare che l'arrivo di Pirlo sulla panchina bianconera e il possibile maxi ricambio nella rosa juventina potrebbero aver accorciato il gap dalla capolista. Il prossimo potrebbe essere l'anno dello scudetto nerazzurro e farlo vincere... ad Allegri non lo esalta", il giudizio del CorSport. L'Inter, però, non intende dargli pieni poteri né garantirgli un altro mercato da oltre 180 mln di investimenti e per questo il futuro del tecnico ad ora è indecifrabile.