ultimora

Inter-Genoa, la prova del 9. GdS: “Conte deve dimostrare di aver capito gli errori del passato”

Matteo Pifferi

Vincere col Genoa permetterebbe all'Inter di allungare in classifica su Milan e Juventus: ecco perché i nerazzurri non possono sbagliare

"Cambiare pelle in ogni partita, per sorprendere. E poi sapersi adattare all’avversario, per metterne a nudo i difetti". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alla capacità di Conte di saper cambiare a seconda dell'avversario che la sua Inter si trovi di fronte. "In fase di preparazione della gara, pochi sono maniacali come Conte. E ora che c’è più tempo per “studiare”, l’Inter sembra perfettamente in controllo in ogni situazione", spiega infatti la Rosea.

Sfida con le big

Le vittorie contro Lazio, Milan e Juventus hanno alla base l'idea di "compattarsi tutti a protezione della porta, aspettare il momento per aggredire in avanti e ripartire a mille all’ora. E a testimonianza di tutto c’è l’atteggiamento in campo, con un baricentro molto basso (col Milan è stato addirittura a 39,7 metri) a togliere spazio e tempi di gioco agli altri per poi avere maggiore profondità da attaccare in ripartenza, sfruttando la potenza fisica di Lukaku, Barella, Hakimi e del ritrovato Perisic", commenta la Gazzetta dello Sport.

La prova del nove

Contro il Genoa, l'Inter affronterà una partita completamente diversa rispetto alle ultime giocate. Il Genoa arriverà a Milano per difendersi e provare a colpire in ripartenza, forte di una tenuta e un equilibrio di squadra raggiunti grazie al lavoro di Ballardini. "L’Inter dovrà fare la partita, dimostrando di avere imparato dagli errori del passato. Contro il Parma a San Siro – un girone fa – i nerazzurri si presentarono con un atteggiamento aggressivo (baricentro molto alto, 62,5 metri) e reparti sfilacciati. Bastarono due suggerimenti alle spalle della difesa per sbandare. Analoga cosa è capitata contro la Samp, nell’unico k.o. in A del nuovo anno. Baricentro più equilibrato (alto, sui 44,2 metri), più occasioni da gol prodotte e meno concesse. Ma comunque, di fronte al bunker avversario, la squadra alla lunga si è sfilacciata, facendosi sorprendere", aggiunge la Rosea che definisce Inter-Genoa la prova del nove in chiave scudetto.