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"Sarà sempre perché gli opposti si attraggono, ma qui c’è di mezzo una metamorfosi unilaterale. Chi l’avrebbe mai detto, Antonio Conte si guarda allo specchio e scopre un volto nuovo, una gestione pacata, senza isterismi, dove i giocatori vanno difesi a spada tratta e la dirigenza non va mai additata. Sembrano quasi le sembianze di Stefano Pioli, il "normalizzatore" diventato profeta". Apre così l'articolo del Giornale in merito al confronto tra Antonio Conte e Stefano Pioli. Il quotidiano analizza come, a parole e nei fatti, il tecnico nerazzurro sia cambiato dopo l'incontro di Villa Bellini che "ha sradicato quel fare pungente, quasi scontroso, dalle abitudini di chi appena un anno fa (era il 5 novembre 2019, quarta giornata dei gironi di Champions) si sfogava così: «Guardate i limiti della rosa, si poteva programmare tutto molto meglio. Cosa posso chiedere di più a Barella e Sensi?»".
Il Giornale ammette come Contee Pioli abbiano un low profile anche se ci sono 'dubbi' sulla reale natura del tecnico dell'Inter: "Antonio Conte sembra aver intrapreso la stessa filosofia, forse sotto quella cenere c’è un vulcano pronto a eruttare, ma adesso la strada maestra è quella dell’armonia, come emerso anche alla vigilia della sfida contro il Parma", il giudizio del Giornale che infine cita le parole di Conte in conferenza sui torti arbitrali, evidenziando come si stia assistendo ad un nuovo Antonio Conte.
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