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L’Inter vuole riscrivere la storia: idea inconfessabile, Conte progetta un 5 maggio al contrario

Il tecnico sogna ancora lo scudetto e vuole mettere pressione alla Juve battendo la Roma e avvicinandosi a -3 dai bianconeri

Andrea Della Sala

Occasione importante per l'Inter all'Olimpico contro la Roma. La squadra di Conte può portarsi per una notte a -3 dalla Juve e mettere pressione ai bianconeri che domani sera affrontano la Lazio.

I sonni son tranquilli, certo. Lo sono sempre, finché non squilla il cellulare o qualcuno bussa alla porta. Inutile stare a parlare di rincorsa impossibile, oggi. Eppure nella storia del calcio esistono le imprese storiche, i ribaltoni, gli autogol e i sorpassi a un metro dal traguardo. O no? Chiedetelo a Conte. Chiedetegli del 5 maggio 2002, che gli interisti ricordano come un incubo e lui invece come una gioia sportiva diventata pure virale sul web, nel post partita. Qui l’Inter s’è messa in testa un’idea inconfessabile: riscrivere la storia al contrario. Dzeko non s’offenda. Ma qui i presupposti numerici sono identici a quel 2002. Diciotto anni fa la Juventus, a cinque giornate dalla fine, aveva sei punti di distacco dall’Inter (e per la verità c’era di mezzo anche la Roma seconda in classifica). Proprio alla quintultima giornata l’Inter perse in casa con l’Atalanta mentre la Juve passeggiò in trasferta a Perugia. Risultato? Meno tre. Che in fondo è il piano nerazzurro da attuare tra stasera e domani", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Il solo fatto di immaginarla, una prospettiva simile, cambia tutto: l’umore, le sensazioni, gli sguardi. E pure le parole, certo. Pure le parole. Il Conte che dopo Bologna e Verona nervosamente disseminava dubbi sul futuro, è lo stesso - o forse no? - che alla vigilia di Roma-Inter s’è lasciato andare: «Finalmente iniziamo a vedere riconosciuto il nostro lavoro, nell’ultimo periodo un po’ a sorpresa la squadra era stata bistrattata». Detto che nulla nasce per caso - neppure i commenti - forse per nessun allenatore al mondo come per Conte vale l’equazione vittoria uguale buonumore. E questo si riflette in qualsiasi aspetto coinvolga l’Inter, da Appiano fino a viale della Liberazione", aggiunge il quotidiano.

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