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Conte si è preso l’Inter con furia e l’ha plasmata. Sarri alla Juve è costretto a mediare…

Andrea Della Sala

Il tecnico dell'Inter sta facendo un grande lavoro coi nerazzurri e in poco tempo è riuscito a imporre la sua filosofia e il suo metodo

Prime appaiate in classifica, Inter e Juve si giocano tra oggi e domani il titolo di campione d'inverno. Poca importanza, ma è pur sempre un modo per i nerazzurri per far capire che ci sono anche loro.

"Inter e Juventus sono diversamente capolista. Conte si è preso l’Inter con furia, l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza. E ha trascinato dalla propria parte la maggioranza dei tifosi, cosa per nulla scontata in estate. La società gli ha facilitato il lavoro, anche se l’allenatore continua ad agitare lo spettro dell’organico ridotto. Conte ad Appiano può essere se stesso, nel pieno esercizio delle sue funzioni ed ossessioni. «Le altre hanno aggiunto, non hanno sostituito come noi», ha detto ieri in conferenza e bisogna riconoscergli acrobazia dialettica. Sarri a Torino è sceso a patti con se stesso, con la sua idea “collettivistica” di calcio. Lo ha fatto nel momento in cui ha detto che Ronaldo è diverso dagli altri. È la verità, però esplicitarlo è stata una pubblica cessione di sovranità. Sarri a Vinovo non può essere Sarri fino in fondo, deve stemperarsi, mediare, e non soltanto per CR7. Alla Juve non è possibile essere rivoluzionari totali, bisogna rispettare codici ed equilibri. La “Contecrazia” interista e il compromesso storico di Sarri alla Juventus: è questa la partita", si legge su La Gazzetta dello Sport.