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È un'Inter che ha numeri davvero importanti in attacco. La manovra offensiva della squadra di Conte funziona alla grande, tanto che i nerazzurri vanno sempre in gol, con qualunque avversario. Ma non sono solo gli attaccanti a trovare la via della rete.
Lukaku e Lautaro hanno sicuramente fatto la loro grossa parte. "Siamo oltre il 50% del bottino reti. Diceva un vecchio allenatore: gli schemi sono pensati per far segnare gli attaccanti o comunque i giocatori offensivi, i numeri grandi devono produrli loro. E Conte non può che essere soddisfatto. La base però è larga: 10 marcatori diversi, una squadra intera, in Serie A nessuno ne ha di più, la Juve dalla rosa che più lunga non si può è ferma a 9. Scendendo nel dettaglio, l’Inter ha saputo trovare la porta avversaria in tutti i modi: destro, sinistro, testa, da dentro l’area (26) e da fuori (6). Ha avuto da tutti i centrocampisti schierati, nessuno escluso, un contributo. E ha collezionato gol stilisticamente belli. Fossimo dentro una galleria d’arte, o volendo cercare accostamenti storico-artistici, si potrebbero contare almeno sette meraviglie: Barella contro il Verona è parente stretto di Lukaku con il Brescia, Brozovic e Candreva con il Lecce, come pure di Lautaro a Dortmund. E poi il Sensi-gol all’Udinese, che in costruzione va citato a fianco alla rete di Vecino al Borussia", si legge su La Gazzetta dello Sport.
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