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Conte martella l’Inter per sfatare il tabù Torino. Il tecnico si affida a Lukaku

Trasferta delicata per l'Inter che negli ultimi anni ha ricevuto sempre delusioni dai granata e che cerca la settima vittoria in trasferta

Andrea Della Sala

Domani sera l'Inter torna in campo e sarà ospite del Torino di Mazzarri. Gara ostica, anche perché nel recente passato i nerazzurri non sono mai tornati con il bottino pieno.

"Antonio Conte si affida a Romelu Lukaku per tornare a vincere al Grande Torino, stadio dove per l’Inter negli ultimi tre campionati sono state solo lacrime: il 2-2 del 18 marzo 2017 aveva - di fatto - segnato l’addio al sogno Champions per Stefano Pioli (da lì la squadra si sarebbe sciolta fino al settimo posto finale), mentre nelle due stagioni spallettiane sono arrivate altrettante sconfitte per 1-0. L’ultima vittoria, sempre con lo stesso risultato, l’ha firmata Geoffrey Kondogbia più o meno di questi tempi (era l’otto novembre 2015) con Roberto Mancini allenatore. Preistoria. Anche per questo motivo Conte ha martellato la squadra nelle due settimane di sosta. Ottenere contro Mazzarri la settima vittoria consecutiva in trasferta darebbe un altro segnale forte al campionato, considerato che prima della sosta (era il 2 novembre) la Juve - pur faticando e tra molte polemiche - era riuscita a strappare tre punti nello stesso stadio dove riprenderà la sua marcia Lukaku, il Supereroe chiamato a provare a impallinare Salvatore Sirigu, il portiere finora più decisivo grazie alle sue parate, in campionato", spiega Tuttosport.

"Lo stesso va detto per il belga che di reti ne ha segnate 9 in 12 giornate. Lontano da San Siro, il centravanti è stato un rullo (solo a Genova è rimasto a secco, ma era partito dalla panchina per il mal di schiena che gli avrebbe poi fatto saltare Barcellona). Lukaku ha messo il timbro in tutte le altre trasferte vittoriose, realizzando sei gol (sette considerato pure il derby giocato formalmente fuori casa) tutti determinanti. Si è presentato con il rigore tra i buu della curva del Cagliari e ha chiuso il cerchio con l’uno-due da rimonta a Bologna. In mezzo la doppietta a Reggio Emilia contro il Sassuolo e il gran gol segnato a Brescia con un formidabile tiro a giro dopo il solito 'one man show'", aggiunge il quotidiano

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