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"Alleluia, una squadra italiana, l’Inter, è in finale di Europa League. Dal 1999 aspettavamo questo momento: c’era ancora la lira, moriva Fabrizio De André, la Nato bombardava la Serbia". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito all'exploit dell'Inter che approda in finale di Europa League dopo aver rifilato 5 reti allo Shakhtar Donetsk in semifinale. Dieci anni dopo Madrid, l'Inter torna in una finale europea. Nel mezzo, tanti allenatori e qualche delusione di troppo.
L'Inter "è cresciuta al momento giusto, forse può recriminare per quei punti buttati nel momento cruciale del campionato italiano di clausura, ma che con questa finale continua il suo miglioramento, la sua maturazione. Ecco, maturità è la parola giusta", il commento del CorSport che riconosce i meriti di Conte, alla prima finale europea della sua carriera. "Questa Inter testimonia la sua diversità rispetto al recente passato, certifica la superiorità del lavoro di Antonio Conte. E anche per l’allenatore più pagato d’Italia si tratta di una primizia: non era mai arrivato a una finale europea".
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