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Serata da incorniciare per l'Inter, che batte 3-1 la Lazio e si porta in testa alla classifica. Il Corriere dello Sport pone l'attenzione su Antonio Conte, che vince senza ombra di dubbio il confronto a distanza con Simone Inzaghi: "Conte ha piegato Inzaghi sul suo terreno preferito: il contropiede, spinto dal furore di Big Romelu, nuovo capocannoniere del campionato. [...] E’ bastato lo stop di Radu per mandare in crisi un reparto su cui la società non è intervenuta a dovere l’estate scorsa. Musacchio, preso a gennaio, è stato lasciato fuori. Il tecnico preferisce il palleggio di Patric e questa è stata la chiave di una partita in cui è stato fatale esporsi e comandare il gioco. Copione sbagliato. Non servono il 65% di possesso e 30 cross se giochi con due contropiedisti come Immobile e Correa e davanti ti ritrovi Skriniar, De Vrij e Bastoni".
"Senza Vidal, Conte ha aggiunto la qualità delle giocate di Eriksen e lo sprint di Perisic con una strategia attendista, rinunciando a pressare “alta” su Reina. L’Inter si è ritirata subito indietro, linea difensiva a cinque, da cui usciva Bastoni per andare a contrastare Milinkovic. La Lazio ha cominciato bene, con personalità e palleggiando, ma era un controllo sterile. Era chiuso ogni varco e il rischio di sbilanciarsi costante, anche perché Acerbi saliva in appoggio più di Marusic. Conte aveva tolto profondità a Immobile e Correa, imbottigliati nel traffico. Luis Alberto faticava a cucire il gioco. Barella gli mordeva le caviglie e Brozovic dava copertura".
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