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La conferenza stampa di Antonio Conte alla vigilia del match contro il Verona è servita per chiarire ancora una volta un concetto: al momento lo scudetto è l'unico pensiero di squadra, staff tecnico e dirigenza, ma a fine stagione sarà necessario fare un punto della situazione con la proprietà per capire ambizioni e programmazione. Il tecnico nerazzurro, come scrive il Corriere della Sera, si è rivelato una scommessa vincente, ma il messaggio rivolto alla famiglia Zhang è chiaro:
"Vincere e farlo presto. Poi sedersi e discutere. Antonio Conte guarda al presente e rimanda i discorsi sul futuro a dopo lo scudetto che potrebbe arrivare il 1° maggio a Crotone o la settimana dopo contro la Sampdoria. In mezzo c'è il Verona di Ivan Juric, «uno di quegli allenatori che fa le fortune dei club». Un po' come Conte all'Inter, presa due stagioni fa quand'era ancora lontano dall'essere protagonista e credibile e riportata ai vertici. Il prossimo scudetto, il quarto della sua carriera da allenatore in Italia, dimostra che la scommessa di chiamarlo all'Inter fu giusta.
Conte di certo ha fatto il grosso del lavoro, non solo riportando la mentalità vincente in un club da anni assuefatto solo a partecipare, ma pure facendo da parafulmine per la squadra, in un'annata piena di difficoltà e trappole. Il momento di tracciare una linea e far di conto non è ancora giunto. Il tecnico prima vuole arrivare all'obiettivo, poi parlerà, chiederà del futuro. La chiarezza prima di tutto, l'ha sempre sottolineato".
"Per i discorsi di programmazione e per ripercorrere il vissuto di questa stagione ci sarà tempo. Conte potrà mettere sul tavolo uno scudetto, per nulla scontato quando è partito il campionato. Ci sono i contratti, tutti dall'allenatore alla dirigenza in scadenza nel 2022. Però per il tecnico peserà di più la chiarezza della proprietà. «Si è fatto un percorso sopra qualsiasi aspettativa. Per vincere però non basta solo dire di volerlo fare». Il messaggio è deciso: meno proclami, servono i fatti".
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