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Otto vittorie consecutive in campionato e gap dal Milan capolista ridotto a un solo punto: l'Inter, dopo la bruciante eliminazione dall'Europa, sembra aver imboccato la strada giusta. Merito anche delle scelte di Antonio Conte che, secondo il Corriere dello Sport, ricalcano un po' quelle fatte da Mourinho nell'anno del Triplete.
PSICOLOGIA - "In questo 2020-21 ha dovuto fare i conti con la stanchezza di una squadra che aveva finito il 2019-20 il 21 agosto, per giunta con una finale di Europa League persa. E' stato dunque chiamato a gestire la stanchezza fisica e mentale di un gruppo che aveva fatto poche vacanze e che a volte, più che di una seduta atletica o tattica, necessitava di qualche ora di relax con la famiglia. Ecco perché, come aveva fatto anche Mourinho, per le partite casalinghe che si sono giocate alle 20,45, ha abolito il ritiro. E quando ha potuto ha pure dato ai calciatori un giorno di riposo. [...] Psicologia pura è stata anche quella mostrata qualche giorno fa, dopo il summit di mercato con la società. Ha parlato con il gruppo sottolineando che non ci sarebbero stati rinforzi e che nessuno sarebbe uscito. Ha chiamato i suoi… alle armi. Una specie di "siamo noi, tutti sulla stessa barca, da adesso fino alla fine". Mou fece lo stesso ("Noi contro tutti") dopo gli attacchi che nell’anno del triplete arrivano per la vicenda Balotelli e per i fischi degli arbitri".
TATTICA - "Il portoghese ha vinto il triplete passando al 4-2-3-1 con Eto'o e Pandev sulle fasce. Conte ha costruito la sua striscia attuale tornando… Conte ovvero abbandonando il 3-4-1-2 (ed Eriksen) per rispolverare il 3-5-2. E come nell'Inter di Mou giocavano quasi sempre gli stessi con l'obiettivo di creare un gruppo unito, che pensasse all'unisono, adesso Antonio sta dando continuità all'undici base".
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