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Conte: “Non ho avallato cessioni di Matri e Giaccherini. Ci siamo indeboliti ma…”

Daniele Mari

Antonio Conte, in conferenza stampa, commenta così le cessioni di Matri e Giaccherini, due addii non avallati dal tecnico: “Tecnicamente la cessione di Matri non era prevista, così come non era prevista tecnicamente la cessione di...

Antonio Conte, in conferenza stampa, commenta così le cessioni di Matri e Giaccherini, due addii non avallati dal tecnico: "Tecnicamente la cessione di Matri non era prevista, così come non era prevista tecnicamente la cessione di Giaccherini. Stiamo parlando di un calciatore che in due anni è quello che ha fatto più gol, un uomo sicuramente tra i più fedeli. Però ci fa capire... se ancora qualcuno non l'avesse capito, fa finta di non capirlo, perchè a questo punto inizio a pensare che qualcuno non voglia capire o voglia far finta di non capire.

Nel momento economico che sta passando l'Italia, un momento che riguarda la Juventus  e anche altre, a parte alcune eccezioni, a parte magari al Napoli e a qualche altra, un momento in cui si è, tra virgolette, costretti a vendere se c'è una richiesta. E' arrivata la richiesta per Giaccherini e siamo stati costretti a vendere Giaccherini. E' arrivata una richiesta per Matri e siamo stati costretti a vendere Matri, perchè bisogna rientrare di quei venti milioni spesi per prendere Tevez, Llorente e Ogbonna. Questo deve far capire la difficoltà. Noi siamo qui a comporre un puzzle. E' logico che se in questo puzzle metti pezzi e ne togli altri, sarà sempre più difficile.

Però questa è la situazione attuale con la quale un allenatore deve convivere. Deve accettare suo malgrado alcune uscite. E' inevitabile che se poi ci sono queste uscite e continuate a dire che il divario è aumentato, io dico... mi  lascia perplesso questo, perchè noi comunque con le uscite di Matri e Giaccherini ci siamo indeboliti, perchè sono usciti due pezzi importanti che hanno contributo in maniera determinante alle vittorie di questi ultimi due anni.

So che è una situazione che bisogna accettare, la accettiamo, ma se mi dite: hai avallato tecnicamente alcune cose, io non ho avallato assolutamente niente, ho subito. Ed è giusto che un allenatore del genere debba andare anche incontro alla società e subire alcune decisioni".