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Non ci sono dubbi ed il lavoro va comunque apprezzato: da quando è arrivato all'Inter, Stefano Pioli, è riuscito nell'intento di tirare fuori la squadra da una brutta situazione ma ora, dopo una serie di risultati negativi, l'ex tecnico della Lazio è in bilico e, se un mese fa la proprietà gli aveva dato ampie e inequivocabili rassicurazioni a proposito del suo futuro sulla panchina nerazzurra, la situazione è radicalmente cambiata. Ha finito i bonus e deve risollevare la squadra pena l’addio. La linea in corso Vittorio Emanuele è semplice: Pioli resterà in caso di quarto o quinto posto, sarà a rischio in caso di preliminari di Europa League (maggiori le chances di divorzio), mentre verrà sollevato dall’incarico se chiuderà settimo o addirittura peggio. La proprietà e la dirigenza concordano sul fatto che fargli iniziare una nuova stagione se si piazzasse alle spalle di Lazio, Atalanta e Milan sarebbe complicato e che, di fronte alle prime difficoltà, il fardello del 2016-17 diverrebbe insostenibile. Pioli, dunque, deve battere la Fiorentina e tornare sui livelli di un mese fa. Per la sua eventuale sostituzione l’Inter valuta due profili top come Conte e Simeone, con quest’ultimo favorito. Se arriverà in finale di Champions con l’Atletico, il divorzio potrebbe davvero arrivare.
Il club nerazzurro sarebbe disposto a garantire al Cholo e a Conte un ingaggio super, un mercato sontuoso e grande potere dentro e fuori la Pinetina. Basterà? Se nessuno dei due si libererà, però, l’Inter potrebbe comunque essere costretta ad aprire il dossier allenatore e la candidatura di Spalletti non va scartata. Occhio anche a Emery che piace alla Roma. Jardim intriga perché è considerato un tecnico brillante, ma andrebbe valutato in una Serie A che non conosce.
(Corriere dello Sport)
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