01:04 min

ultimora

Conte vs Pirlo, da alleati a rivali per il prossimo scudetto. Inter-Juve sarà sfida tra ‘amici’

Andrea Della Sala

I tencici di Inter e Juve si conoscono molto bene e si frequentano anche. Hanno festeggiato insieme l'ultimo Capodanno

Saranno molto probabilmente Inter e Juve a contendersi il prossimo scudetto, con Lazio, Napoli, Milan e Roma pronte a inserirsi. E la sfida tra nerazzurri e bianconeri sarà il confronto tra due amici: Antonio Conte e Andrea Pirlo. I due allenatori hanno festeggiato insieme l'ultimo Capodanno, senza nemmeno immaginare che si sarebbero trovati in questa situazione.

Il primo incrocio tra loro è "nel 2003, il primo momento importante: la finale di Champions a Manchester. Traversa di Conte e vittoria Pirlo in rossonero. Nel 2011, il grande inizio. Conte nel 2011 va alla Juve ed è subito feeling. Antonio su Andrea, appena arrivato in bianconero: «Pirlo ha carisma, personalità e abitudine a vincere. Sono felice di averlo». Andrea su Antonio, nel suo libro e in tante interviste: «A Conte è bastato un discorso, con tante parole semplici, per conquistare me e tutta la Juve. Il primo scudetto è un successo tutto suo».

E ancora: «Una sua lezione di 20 minuti al video vale tre giorni di allenamento: capisci subito al volo che cosa devi fare. Io ho iniziato in quei momenti a pensare da allenatore». In quei tre anni bianconeri, pochi momenti di crisi. Forse questo: nel settembre 2013 Pirlo esce dal campo e Conte lo bacchetta a distanza: «Quando un giocatore esce, a meno che non sia in barella o con una gamba rotta, deve guardare la partita insieme ai compagni. Altrimenti multa e un mese fuori rosa». I momenti più alti, invece, il giorno del primo scudetto e, fuori dal campo, l’intervista del 2012 in cui Conte disse che, con tutto il rispetto per i gol di Messi, lui il Pallone d’oro l’avrebbe dato al 21", racconta La Gazzetta dello Sport.

"Il rapporto si è evoluto, la stima si è rafforzata e ha superato il 2015 quando Pirlo, già in Mls, giocò qualche partita per la Nazionale di Conte ma non venne convocato per l’Europeo. Nel 2017 ci sono state voci su Pirlo vice di Conte e invece eccoli, qui, amici rivali, ognuno con i suoi punti a favore. Conte ha il vantaggio di lavorare con un gruppo di lavoro conosciuto (però, anche se non può dirlo, in mezzo al campo sostituirebbe volentieri Brozovic con il Pirlo del 2011). Lui, Andrea, ha una squadra più forte ma non ha mai vissuto una stagione in panchina e può solo farsi un’idea del carico di stress, di polemiche, di decisioni difficili che lo attende. Ha giusto un vantaggio: conosce il suo amico. Se questo è un inseguimento senza regole, sapere come corre il tuo avversario non è una brutta cosa", aggiunge il quotidiano.