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Inter e Juve, chi sarà il campione d’inverno? Conte mai superato nel ritorno, mentre Sarri…

Andrea Della Sala

I due tecnici di Inter e Juve si giocano il titolo del girone d'andata. Per il bianconero ci sono due precedenti non molto benauguranti

Domani si chiude il girone di andata di Serie A e Inter e Juve si giocheranno il titolo di campione d'inverno. I nerazzurri ospiteranno l'Atalanta di Gasperini, mentre Sarri sarà all'Olimpico contro la Roma di Fonseca.

"Antonio Conte si giocò il suo primo scudetto d’inverno da allenatore della Juventus proprio in casa contro l’Atalanta e domani cercherà di fare lo stesso, dopo sei mesi sulla panchina dell’Inter. Più di 2 volte su 3 (il 69%) chi mette il muso davanti a metà poi festeggia alla fine; la percentuale sale al 76% nell’era dei 3 punti e addirittura all’86% da quando la A è tornata a 20 squadre. Dal 2005 lo scudetto l’hanno vinto solo Juve e Inter con l’intermezzo del Milan nel 2011.

E il «titolo» d’inverno è andato solo due volte a una squadra che poi non ha centrato il bersaglio grosso. Sempre la stessa — nel 2015-2016 e nel 2017-2018 — e con lo stesso allenatore: il Napoli di Maurizio Sarri. Un dato di fatto che, tra scaramanzia e psicologia, caratterizza anche il testa a testa di quest’anno, che non termina certo domenica. Anzi, promette di essere solo all’inizio. E di avere un finale scoppiettante, considerato che all’ultima giornata nel weekend del 24 maggio ci saranno Juventus-Roma, Atalanta-Inter e Napoli-Lazio", si legge sul Corriere della Sera.

"Da una parte c’è un allenatore come Conte che ha una squadra meno forte ed extralarge, ma sa come si vincono le maratone, dato che 4 volte su 4 è stato campione d’inverno con Juventus e Chelsea e a maggio ha sempre vinto il titolo. Mentre dall’altra c’è un tecnico che ha fallito due volte su due da outsider però ha in mano un gruppo abituato a vincere in campionato da otto anni di fila. Sarà anche una lotta di nervi, in cui i dettagli faranno la differenza.

Più evidenti, come la fuga (prevista nel contratto, ma nel frattempo si era rotto Batistuta) del brasiliano Edmundo al carnevale di Rio, che sciolse al caldo di Ipanema lo scudetto d’inverno della Fiorentina nel 1998-99 (poi vinse il Milan di Zaccheroni). E più nascosti, come la «tabella» di Guido Invernizzi, chiamato dalle giovanili nel novembre 1970 al posto del ginnasiarca Heriberto Herrera cacciato: prese l’Inter a -7 dal Milan di Rocco, alla fine dell’andata era a -4 e poi conquistò lo scudetto addirittura alla terzultima giornata. Sulla tabella, stilata assieme ai senatori, c’era scritto di vincere sempre: se un allenatore ha tutto il gruppo in mano a volte può anche succedere l’impensabile", aggiunge il quotidiano.