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Momento complicato per l'Inter e Antonio Conte. I nerazzurri hanno portato a casa solo una vittoria, in casa del Genoa, a ottobre. Nonostante buone prestazioni, l'Inter spesso non è riuscita a capitalizzare le tante azioni create e i buchi lasciati in difesa hanno fatto il resto. Sulla posizione del tecnico nerazzurro, Tuttosport sottolinea che "in circostanze normali, già sarebbe iniziato il toto nomi. Ipotesi, quella di un ribaltone, a cui non credono nemmeno i bookmakers perché Conte e Suning sono uniti a doppio filo - più che dal patto di Villa Bellini - da un contratto da 12 milioni a stagione fino al 2022 che, unito dai 9 lordi destinati per Luciano Spalletti fino a giugno e a un bilancio chiuso con un rosso da poco più di cento milioni rendono impossibili voli pindarici legati alla figura dell’allenatore".
"Conte che, in questo clima da decrescita felice, dopo i terremoti di Londra (con tanto di causa milionaria al Chelsea) e nella prima stagione interista, ha la necessità di rifarsi un’immagine da manager dopo anni vissuti in trincea con l’ossessione della vittoria. Perché c’è un futuro oltre all’Inter e il rischio è che la sua figura sia ritenuta un po’ troppo ingombrante da i vari Paperoni del calcio europeo in un mercato, quello dei grandi allenatori, che è già saturo se si considera che Allegri, Pochettino e Sarri - tanto per fare tre illustrissimi esempi - sono ancora in cerca di squadra".
(Tuttosport)
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