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Conte, periodo nero: tegola finanziaria per il tecnico. A Londra truffa per 30 milioni di euro

Andrea Della Sala

Il tecnico ha investito una grossa cifra che doveva rientrargli, ma è sparita. A processo il truffatore che ha ingannato il tecnico

Di certo non il periodo migliore per Antonio Conte che, dopo la finale di Europa League e le grande con l'Inter, deve anche fronteggiare un problema economico non indifferente.

"Il tecnico dell’Inter, infatti, sembra essere stato vittima di una presunta truffa da parte di un promotore finanziario a Londra, al quale Conte aveva affidato ingenti investimenti insieme ad altri clienti vip, tra cui Leona Koenig, compagna dell’agente Federico Pastorello. A tirar fuori la storia è stato ieri il quotidiano La Verità, che ha raccontato come il tecnico nerazzurro stia cercando negli ultimi mesi di rientrare dalla presunta truffa di circa 30 milioni di euro insieme agli altri investitori. La guerra legale è stata svelata da due sentenze della corte commerciale inglese, dove il ruolo di Conte è stato decisivo per far luce sui fatti", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"A Londra lavora un certo Massimo Bochicchio, titolare di diverse società di investimento in Gran Bretagna e del quale in passato il fratello di Conte è stato anche consulente e ancora proprietario della residenza londinese in cui il fratello Gianluca vive. Bochicchio avrebbe sfruttato il suo passato alla Hsbc , una delle banche d’affari più grandi del mondo, per portare avanti gli investimenti attraverso la sua società, Kidman, promettendo ai partecipanti un maxi-rendimento. Soldi che sarebbero dovuti arrivare entro il 30 giugno e che invece nessuno ha più visto. Così Conte e gli altri investitori hanno provato a chiedere indietro quantomeno la somma investita, scoprendo però poi che addirittura l’indirizzo mail dell’uomo di riferimento era falso.

Secondo il giudice, Bochicchio avrebbe convinto i clienti dicendo che dietro all’affare c’era anche Hsbc, che è invece risultata estranea alla vicenda e ha negato il coinvolgimento, cosa confermata in tribunale anche da Bochicchio. Ma nelle tante prove raccolte dall’accusa c’erano documenti che sembravano riportare proprio alla Hsbc, che però alla fine si sono rivelate falsi. Ed è stato lo stesso Conte a portarli all’attenzione dei giudici inglesi. Intanto al broker italiano sono stati congelati beni per oltre 60 milioni - tra cui proprietà di lusso a Miami a Londra e anche in Italia -, e ora rischia il sequestro se non restituirà tutti i soldi, tra cui i 30,6 milioni che spettano al proprio tecnico dell’Inter", spiega Gazzetta