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Questa sera a San Siro, Inter-Atalanta: il miglior attacco, quello orobico, contro il terzo miglior attacco, quello di Conte. Una sfida sulla carta esplosiva che promette gole e divertimento:
"La necessità di Conte è diventata vangelo: davanti giocano Lukaku e Lautaro Martinez. Oggi neanche una maggiore possibilità di scelta schioderebbe una coppia da 30 gol stagionali: nell’Europa che conta quanti Icardi-Mbappé e meno solo di Lewandowski e Gnabry (39 in due nel Bayern Monaco). La necessità di Gasperini (dieci partite di campionato senza Zapata) è diventata per ora opportunità: ad ogni partita, davanti non si sa con certezza chi gioca. O meglio: chi gioca con Gomez e Ilicic, quasi intoccabili quando stanno bene, e adesso stanno molto bene. Non si sa neanche oggi: Zapata? Muriel? Nessun centravanti, con il Papu e Josip a scorazzare senza fissa dimora e Pasalic a sguazzare negli spazi che creano? Forse l’ipotesi leggermente più probabile per stasera: il ballottaggio più credibile sembra quello fra Freuler e Muriel o Zapata, con la prospettiva per Gasperini, nel caso di attacco con «falso nove», di avere i due centravanti colombiani, più la carta Malinovskyi, da giocarsi a partita in corso. Non poco", analizza La Gazzetta dello Sport.
"Le certezze sono altre, e bipartisan. Inter e Atalanta hanno terzo e primo attacco del campionato: segnano tanto, non ci sono dubbi. E anche con tanti uomini (13 Conte, 12 Gasp), però per strade diverse. L’Inter colpisce e poi sa essere fredda nel gestire: è la squadra che è stata in vantaggio per più minuti (846’, almeno 263’ più di ogni altra squadra). L’Atalanta inizia a martellare e non smette: 144 tiri nello specchio, in Europa solo il Manchester City (145) ha fatto meglio. Ma soprattutto segnano con tempi diversi: 22 nel primo tempo l’Inter (record in A), 27 nella ripresa l’Atalanta (record in A). E risorse diverse: 8 gol con i subentrati la Dea, zero gol l’Inter (unica della A assieme alla Spal). La quasi certezza è che segnano, appunto: in 18 gare una sola volta senza gol l’Inter, due volte la Dea. Non vorranno smentirsi proprio stasera", aggiunge il quotidiano.
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