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Durante la partita era agitatissimo ed è andato muso a muso con il quarto uomo, si è tolto la giacca, ha lanciato la cravatta. Se l'è presa con gli arbitri: "Avete finito di fare i fenomeni?", chiede. Subito dopo: "Rocchi dov'è?", riferendosi al designatore AIA. Per questo è stato espulso. E alla fine dei novanta minuti sembrava incontenibile anche con Giuntoli. Dopo la finale di Coppa Italia 2023-2024 vinta dalla sua Juventus, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Mediaset che ha trasmesso in chiaro la partita.
Queste le parole del tecnico bianconero che ha spiegato: «Cosa mi porto nel cuore? Niente, è che la Juve vince e tutto si racchiude in questa frase. Sono contento per i ragazzi, abbiamo fatto un buon lavoro, regalato una gioia alla società, ai tifosi e a me. Sono contento della serata. Vincere non è mai facile ma è nel dna della Juve. Guardavo la curva a fine gara, ce l'aveva con Giuntoli? Stavo festeggiando con la squadra e la Curva non ho detto nulla a nessuno. Rispetto la società, rispetto gli uomini e ripeto è la Juve è vincere e questa è la cosa che conta. Non volevo allontanare nessuno, festeggiare con i miei ragazzi che hanno fatto una stagione importante e straordinaria nonostante non siamo riusciti a lottare per il campionato fino alla fine. Però siamo in CL e lascio, se non sarò più l'allenatore della Juventus visto che mi danno ormai fuori dalla Juventus, una grande eredità. Come mi do io? Io non mi do niente e a parte gli scherzi, la Juventus stasera vince ed è la cosa più importante e poi la società farà le sue valutazioni», ha sottolineato.
«Da quando abbiamo perso con l'Inter a Milano abbiamo passato mesi duri, la palla che diventa pesante, di piombo ad un certo punto e i ragazzi hanno avuto le spalle larghe, abbiamo fatto quello che c'era da fare, andare in CL e vincere la finale e li ringrazio per questo. Quest'anno sarà un'esperienza di crescita per il futuro della Juve. Se avevo senso di rivincita rispetto alle critiche? No. è questione di rispetto, comportamenti, valutazioni. Io sono realista e sono contento di far parte della Juve e devo solo ringraziare perché mi hanno regalato tanti trofei. Lapsus quando ho detto 'lascio Juve'? Il futuro lo decide la società come decide per i giocatori. Per me era importante questa finale, sono eventi meravigliosi, l'Olimpico è stato pazzesco, tifosi meravigliosi ed è stato un bel divertimento. Si vive per serate così e spero di viverne altre nella mia carriera», ha concluso.
(Fonte: Mediaset)
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