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Corapi: “L’Inter fa gol sempre all fine? Fondamentali le motivazioni. Mancini…”

Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, ha intervistato in esclusiva Sandro Corapi, uno dei mental coach più conosciuti in Italia. Lavora con diversi giocatori tra i quali Hernanes e Candreva, ma in passato ha collaborato anche con la Lazio,...

Riccardo Fusato

Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, ha intervistato in esclusiva Sandro Corapi, uno dei mental coach più conosciuti in Italia. Lavora con diversi giocatori tra i quali Hernanes e Candreva, ma in passato ha collaborato anche con la Lazio, alla vigilia della finale di Coppa Italia vinta nel 2013.

 Qual è il segreto che permette a una squadra di vincere le partite segnando alla fine?Le componenti fondamentali sono tre. La prima è la lucidità fisica: se la testa è a posto, ma manca la benzina nelle gambe è tutto più complicato. La seconda è la lucidità tattica: se in campo la stanchezza si fa sentire, è indispensabile tenere sempre a mente quello che l’allenatore si aspetta a livello di movimenti. La terza è la lucidità mentale: può essere preservata attraverso tecniche di respirazione che devono essere spiegate da persone competenti"

Come il mental coach?Gli allenatori lavorano sulle motivazioni del gruppo, ma il segreto per vincere è quello di individuare le motivazioni per spingere ogni singolo a dare tutto fino al 95'. Un tecnico da solo non può occuparsi al meglio di una rosa di 25 singoli, capire le esigenze di tutti gli elementi. Ecco perché sempre più formazioni si rivolgono a un mental coach».

Un giocatore più motivato rende di più e fino al termine del match?La testa conta molto. I gol segnati negli ultimi minuti possono anche essere casuali, ma in generale chi è meglio allenato, fisicamente e mentalmente, ha più possibilità di ottenere risultati».

 L’Inter di Mancini in questo inizio di stagione ha risolto due incontri dopo l’85'. In passato quale altra squadra l’ha colpita per questa abilità? La prima Roma di Rudi Garcia non mollava mai e la spinta del tecnico era notevole».