ultimora

Cori razzisti a De Jong: stavolta Tosel non decide. Il motivo…

Chi si attendeva delle sanzioni disciplinari allo stadio dell’Inter in merito ai cori razzisti indirizzati a De Jong è rimasto deluso. Questa volta, a differenza di altre, il giudice sportivo Tosel non si è pronunciato rimandando il tutto alla...

Riccardo Fusato

Chi si attendeva delle sanzioni disciplinari allo stadio dell’Inter in merito ai cori razzisti indirizzati a De Jong è rimasto deluso. Questa volta, a differenza di altre, il giudice sportivo Tosel non si è pronunciato rimandando il tutto alla Corte di giustizia federale. Motivo?

Secondo la Gazzetta dello Sport, i motivi sono due; il primo sarebbe la paura di ricevere un altro schiaffo dopo quello di venerdì scorso, dove la Corte aveva riaperto la curva. Il secondo, è stato il referto dei giudizi dopo i fatti del Meazza: “Si constata che nel rapporto dei tre collaboratori federali non vi è cenno circa l’esatta percezione del fenomeno da parte degli stessi per come collocati all’interno dell’impianto, bensì si ha riguardo solo alla “percepibilità” da parte dei due settori confinanti a quello occupato dalla tifoseria ospite». Il nodo è sempre lo stesso: come si fa a stabilire se un coro è “degno” di essere sanzionato? Arriveremo un giorno a doverne misurare i decibel... Quando a metà ottobre, attenuando la stretta anti-razzista, la Figc ha aggiunto all’articolo 11 il riferimento alla «dimensione e percezione reale del fenomeno"

Un rapporto equivoco sulla responsabilità o meno di uno stadio. Da qui il silenzio di Tosel in attesa che sia la Corte a pronunciarsi