- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
di ELIO CORNOL’episodio ha colpito tutti. Vedere un allenatore, solitamente tranquillo, riflessivo e sempre corretto ed educato, scagliarsi con furia inusitata contro un proprio giovane giocatore, beh, un certo effetto lo ha fatto. Naturalmente i soliti “bacchettoni” si sono lanciati in un campagna anti-Rossi, condannandone il gesto e….bla-bla-bla. Sì il solito moralismo all’italiana che ben si guarda dal condannare, invece, il gesto irrispettoso quanto sarcastico di un giovane maleducato che pensa – perché calciatore – di potersi permettere ogni nefandezza nei confronti di una persona più anziana e che, quindi, merita, a prescindere il massimo rispetto.
Ma questo giovane serbo evidentemente non conosce niente dei rapporti fra uomini e ragazzini quale lui è. Non basta avere le tasche gonfie di euro, non basta aver lasciato il proprio Paese ed avere avuto fortuna. No, non basta perché si senta immune di fronte ad atti antipatici e irrispettosi. Evidentemente in famiglia sono abituati a fregarsene delle buone maniere, della buona e civile convivenza fra esseri umani e no. Ma la sua vita privata, dove è cresciuto e con quali genitori ha trascorso la propria infanzia e adolescenza. Ljaicic mercoledì sera ha avuto un comportamento , nei confronti del proprio tecnico, ingiustificabile. Ma come può un “piscia-a-letto” permettersi di contestare una scelta tecnica di un serio professionista come Delio Rossi?
Questo pseudo-giovanotto al quale la mamma mette e toglie ancora il pannolino si permette di applaudire con sarcasmo la disposizione dell’allenatore che ne aveva chiesto la sostituzione? Ma quale padre accetta da un figlio la “presa per il culo?”. No, ditemelo. Siate onesti. Scrivetemi ed esprimete il vostro pensiero sull’argomento. Sono proprio curioso di conoscere che posizione avete in questa vicenda: a favore di Delio Rossi (o contro il tecnico), a favore di Ljacic (o contro il giocatore).
Con questo non voglio assolvere totalmente Rossi che avrebbe potuto soprassedere al momento, ma poi nel chiuso dello spogliatoio (non sarebbe il primo tecnico che appende al muro un proprio calciatore) era libero di prenderlo non solo a cazzotti, ma pure qualche bel calcione nel sedere non gli avrebbe fatto male. L’unica colpa che ha Rossi è di aver agito d’istinto e davanti al mondo intero, tanto che la Società Viola non ha potuto fare altro che esonerarlo.
Spero solo che la Fiorentina abbia la mano pesante anche col giovane Ljaicic. Uno così va messo immediatamente sul mercato e ceduto lontano dal calcio italiano che, se vogliamo dirla tutta, non ha bisogno di questi “Bulli” di periferia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA