Sprazzi di vero Correa dalle prime uscite di casa Inter di questa stagione, dopo una prima annata nerazzurra al di sotto delle aspettative. Il derby è sempre più vicino e il Tucu si candida a giocare dal 1’, nell’attacco che sarà orfano di Romelu Lukaku. Ecco quanto evidenziato oggi dal Corriere dello Sport verso la stra-cittadina di sabato.
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Inter, è già rientrato l’allarme Correa. Tra il Tucu e Dzeko nel derby…
Segnali da Correa in chiave derby
“Per il momento si tratta di segnali. Comunque importanti, ma non è il caso di andare oltre. Anche l’anno scorso, infatti, quella doppietta all’esordio a Verona aveva illuso un po’ tutti. Mentre la realtà si è rivelata ben diversa. Intanto, però, Correa ha cominciato il suo secondo campionato interista con 2 reti in 4 partite. Già questo è un tratto di differenza rispetto al passato, visto che dopo l’esordio il 27 agosto, nella scorsa stagione, il “Tucu” tornò nel tabellino dei marcatori solo a distanza di mesi: altre due doppiette il 31 ottobre e addirittura il 22 maggio, per un totale di soli 6 centri.
Dzeko permettendo
Con Lautaro sempre più certezza (3 gol in 4 gare per lui), tocca a Dzeko e appunto a Correa non far sentire la mancanza di Big Rom. Il bosniaco è ancora a secco, ma è grazie a lui che l’argentino è già riuscito a “timbrare” due volte: assist con lo Spezia e, l’altra sera, contro la Cremonese, il tiro respinto da Radu su cui il “Tucu” si è avventato per il tap-in vincente. Chiaro che ora l’ex-Lazio si aspetti di essersi guadagnato il posto da titolare nel derby. Il piccolo allarme scattato quando, l'altra sera, Correa è stato sostituito a inizio ripresa è già rientrato: solo crampi. Oggi le sue condizioni verranno verificate, ma ieri l’argentino ha rassicurato tutti. E il suo pensiero, come probabilmente quello di Inzaghi, è andato al derby di Coppa Italia dello scorso 19 aprile: l’unico vinto in stagione dall’Inter. Ebbene, il tandem d’attacco era proprio quello formato dal “Toro” e dal “Tucu”. Il primo segnò una doppietta, con la seconda prodezza ispirata proprio dal connazionale. Facile che il precedente sia un altro elemento a favore della sua candidatura. Dzeko permettendo, naturalmente…”, si legge.
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