ultimora

Correa, incredibili storie di calcio tra narcotrafficanti argentini. Adesso il suo cartellino…

Alessandro De Felice

Raccontiamo una storia triste, a tratti raccapricciante, che svela intrecci pericolosi tra il calcio e la delinquenza, tra un ragazzino di mille speranze ed una spietata banda di malviventi. E’ il caso di Angel Correa, fantasista argentino...

Raccontiamo una storia triste, a tratti raccapricciante, che svela intrecci pericolosi tra il calcio e la delinquenza, tra un ragazzino di mille speranze ed una spietata banda di malviventi. E' il caso di Angel Correa, fantasista argentino del 1995, in Italia salito agli onori della cronaca per l'interessamento della Juventus nei suoi confronti. Pare che la squadra bianconera avesse inviato in Argentina un osservatore, proprio per visionarne le qualità. 

Angel Correa nasce a Rosario e vive nel quartiere più violento della città: barrio Las Flores, dove regna una banda di narcotrafficanti; Los Monos. Il piccolo Angel è appassionato di calcio, suda, si impegna e riesce a diventare un campione, sfuggendo (forse) al triste destino di suoi molti coetanei, che invece si "arruolano" al clan. 

Succede che i "Los Monos" diventano sempre più potenti grazie all'esercizio di attività illecite ed estendono i loro tentacoli ovunque, investono in modo massiccio, fino addirittura ad arrivare nel calcio. Comprano il cartellino di un ragazzino originario del loro stesso quartiere, una piccola scommessa che 10 anni dopo diventerà il fiore all'occhiello delle promesse del calcio argentino: Angel Correa, colmo di puro talento, tanto che Tinelli, vicepresidente del San Lorenzo -sua quadra di appartenenza- afferma: "ha l'esplosività di Tevez e la freschezza di Aguero."

Marcelo Tinelli: parte tutto da qui, grazie ad un'intercettazione telefonica, Tinelli e Correa finiscono nell'inchiesta del giudice relativa ai "Los Monos." E' il boss del clan a pronunciare il loro nome, quando durante una telefonata, chiede al proprio interlocutore: "come ha giocato il bambino? Tinelli vuole acquistare il mio 30% per 1 milione di dollari." Non è tutto, in seguito, prima della gara contro il Boca, Correa parla con un membro dei "Los Monos" a cui lascia 6 biglietti per guardare la partite. A seguito di questi eventi, il giudice pone sotto sequesto il cartellino del calciatore.