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Prima il derby e adesso l'Hapoel Be'er Sheva in Europa League. È iniziata in salita l'avventura di Stefano Pioli all'Inter, ma il tecnico è determinato a vincere per continuare a sperare nel passaggio del turno, nonostante il suo pessimo rapporto con le coppe europee come sottolinea il Corriere della Sera: "La nuova Inter di Stefano Pioli non ha ancora avuto scelta. È costretta a vivere in bilico, sull’orlo di un continuo fallimento e sempre sotto esame. L’avvio da brividi nel derby con il pari acchiappato per la coda è stato il prologo di una settimana già decisiva. Tra le calde luci del Sud di Israele nelle terre aride ai confini del deserto del Negev, i nerazzurri devono piantare un seme di speranza per continuare l’avventura in Europa League. Compromessa dalle tre sconfitte della gestione De Boer, la campagna di coppa è una traversata in una tempesta di sabbia e può chiudersi stasera se i nerazzurri non battono l’Hapoel Be’er Sheva, inaspettato trionfatore a San Siro a settembre.
A Pioli le coppe hanno sempre sbattuto la porta in faccia. L’eliminazione ai preliminari di Europa League gli costò la panchina quando era a Palermo e non gli andò meglio con la Lazio, fatta fuori nello spareggio per accedere alla Champions League nell’agosto 2015. Rischia di uscire ancora. Stavolta a piombare l’ottimismo è la pesante eredità lasciata dal predecessore olandese. La missione già difficile ha pure un’altra variabile che può trasformarla in impossibile. Non tutto dipende dal risultato del Turner Stadium di Be’er Sheva, bisognerà anche vigilare su Sparta Praga-Southampton. All’Inter servirebbe come il pane una vittoria degli inglesi, c’è aria però di «biscottone» e un pari tra Sparta e Saints taglierebbe praticamente fuori i nerazzurri".
(Corriere della Sera)
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