CorSera: “All’improvviso De Boer non si tocca: stampa cattiva”. Suning promette acquisti…

"All’improvviso l’Inter si accorge che De Boer è bravo e non si tocca: non è mai stato in discussione ed è - e sarà - l’allenatore dell’Inter a lungo". Esordisce così il Corriere della Sera nel pezzo del giorno dedicato all’Inter: il noto quotidiano analizza con velata ironia la difesa del tecnico da parte della società. Nette le dichiarazioni dell’ad Bolingbroke («Siamo soddisfattissimi dell’allenatore»), che insieme al presidente Erick Thohir ha voluto l’olandese sulla panchina nerazzurra.

"L’assemblea dei soci - scrive il Corriere - si è trasformata da gran galà dei conti in una lunga seduta motivazionale su De Boer. Mancano i pezzi grossi: Thohir assente per i problemi di salute del papà e il patron Jindong Zhang, rappresentato però dal figlio Steven. Il 25enne cinese saluta i piccoli azionisti in italiano, non un caso. Il Gruppo Suning vuole un’integrazione totale e istituirà corsi di italiano per il personale di stanza a Milano e per le 12 persone che lavoreranno nell’ufficio che l’Inter aprirà a Nanchino. A far sentire la voce calma e forte del padrone è Yang Yang, direttore generale di Suning. Conferma l’assetto societario con Thohir, ribadisce fiducia al tecnico e concede una proroga. Yang e Suning non escludono ulteriori rinforzi a gennaio («Sosterremo l’Inter a tutti i livelli»), ma è ancora Bolingbroke a spendersi e impegnarsi con promesse a lungo termine su De Boer. Guai a parlare di anime diverse in società, mai sono esistite. Si marcia tutti uniti nel nome di Frank: proprietà, dirigenza e spogliatoio, dove il clima è sereno come in primavera e i casi Brozovic, Kondogbia, Perisic, Icardi esagerazioni della stampa cattiva. De Boer va avanti pieno di fiducia, ma ripassa con un po’ di inquietudine la storia recente di Thohir e Bolingbroke: due giorni prima della cessione a Suning dissero che non ci sarebbe stato nessun cambio di proprietà. Se De Boer resiste all’esonero per due giorni forse è salvo per davvero".

(Corriere della Sera)