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CorSera – All’Inter c’è poco da stare allegri, ma il lavoro pagherà …

E ora la Juve, prima del Real Madrid (sabato). Non c’è proprio da stare allegri in casa Inter, pensando a questa tournéenegli Usa che rischia di trasformarsi in un poker di sconfitte. Sei gol subiti, nonostante Handanovic sia risultato...

Francesco Parrone

E ora la Juve, prima del Real Madrid (sabato). Non c’è proprio da stare allegri in casa Inter, pensando a questa tournéenegli Usa che rischia di trasformarsi in un poker di sconfitte. Sei gol subiti, nonostante Handanovic sia risultato il migliorein campo, neppure uno realizzato contro Chelsea e Valencia.

Certo, i lavori, appena cominciati, sono in pieno corso, ma la pesante sconfitta contro gli spagnoli, non proprio un topclub, è stata molto pesante. E rischia di creare ansia a una squadra già reduce da una stagione disastrosa. WalterMazzarri, uno che non ci sta mai a perdere neppure in amichevole, ha spiegato dopo l’ultimo allenamento della squadra al Red Bulls Training Facility: «Chiaro: avremmo potuto e dovuto limitare un po’ il passivo contro il Valencia perché un risultato del genere dà sempre fastidio. La responsabilità, forse, è un po’ anche mia visto che in questa fase della preparazione privilegio il lavoro pesante che alla fine paga sempre. E non sono il solo a pensarla così alla luce delle sconfitte pure di NapoliMilan e Juve. Non è un caso che gli spagnoli fossero più freschi di noi e, infatti, avevano giocato l’ultima partita il 27 luglio». 

Troppi carichi di lavoro, dunque, oltre a due assenze molto pesanti come quelle di Samuel e Kovacic. Nella difesa a 3 di Mazzarri, infatti, il difensore argentino dovrebbe costituire il perno centrale, vale a dire il giocatore che dirige e guida tutto il reparto. Il giovane croato, invece, che il tecnico interista vorrebbe utilizzare da centrocampista avanzato, regala quella qualità di cui l’Inter ha tanto bisogno. Il ritorno di Kovacic è imminente, quello di Samuel non è proprio dietro l’angolo vista l’entità dello stiramento.

In ogni caso il mercato dell’Inter sta entrando nel vivo perché senza l’arrivo di almeno un paio di giocatori di spessore sarebbe davvero complicato anche puntare a un posto in Europa League. Da inizio stagione la priorità per Mazzarri è un esterno destro di centrocampo per dirottare Nagatomo a sinistra. Con Isla è andata come andata, e il discorso si potrebbe riaprire solo se Conte riuscirà ad avere Zuniga; ora è in arrivo in prestito secco dal Chelsea Wallace Oliveira Dos Santos, giovane di belle speranze, ma sembra un po’ un azzardo pensare che possa subitodiventare titolare fisso.

E, infatti, Branca e Ausilio stanno valutando altre opportunità in attesa di riuscire a chiudere la trattativa per Saphir Taider, uno che potrebbe dare un contributo importante al centrocampo interista. Oggi è previsto un incontro tra il procuratore del giocatore e i dirigenti del Bologna che giovedì si vedranno con quelli dell’Inter pronti a offrire per Taider 7 milioni più il prestito di Duncan e Mbaye. Anche se Belfodil e Icardi stanno crescendo, a Mazzarri non dispiacerebbe avere in rosa un altro attaccante in attesa di Milito.

Il sogno Osvaldo è destinato a rimanere tale e, allora, potrebbe arrivare Gilardino. Nell’attesa questa notte al SunLife Stadium di Miami contro la Juve dovrebbe giocare ancora in avanti Belfodil che è stato una delle poche note positive contro il Valencia.