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Vietato snobbare San Siro e una partita sempre molto sentita. Ma è chiaro che la Juventus pensa alla finale di Coppa Italia di mercoledì contro la Lazio e, con aria sognante, anche alle notti europee, quella di mercoledì scorso al Bernabeu e quella del 6 giugno a Berlino contro il Barcellona. Per la sfida contro l’Inter che all’andata rischiò il colpaccio allo Stadium, Massimiliano Allegri lascia a casa cinque titolari: Buffon, Tevez, Pirlo, Evra e Vidal. Torna a disposizione anche Asamoah, per cui nelle cinque partite che mancano l’unico assente è Caceres. Una situazione che permette di gestire bene ogni mossa, mentre il Barcellona domani sfida l’Atletico Madrid nella volata finale della Liga, a più 4 sul Real, con due gare da giocare. «Gli stimoli per il campionato ci devono essere perché siamo la Juventus e bisogna fare delle ottime partite — sottolinea Allegri — . La Coppa Italia era il secondo obiettivo dopo lo scudetto, mentre la Champions League era un sogno. Come importanza, è normale che ora l’Europa diventi il primo obiettivo. Nessuno pensava che arrivassimo a Berlino e adesso dobbiamo arrivarci in buona condizione fisica. Soprattutto l’importante è arrivarci senza stress addosso».
Allegri incassa i complimenti di Antonio Conte «che mi aveva mandato un messaggio anche dopo lo scudetto». «Complimenti innanzitutto alla Juventus — ha sottolineato il c.t. — per il traguardo raggiunto grazie all’ottimo lavoro svolto da Allegri, dai calciatori e dai dirigenti. Complimenti che voglio estendere anche a Napoli e Fiorentina, che hanno comunque contribuito con i loro ottimi risultati a riportare l’Italia nei posti che contano a livello europeo».
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