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CorSera: «Biabiany, che storia! Il Milan gli ha salvato la vita restituendolo all’Inter»

Il Corriere della Sera di oggi rende un bell’omaggio al ritrovato artigliere nerazzurro, Jonathan Biabiany: «Non aveva vent’anni quando l’Inter il 31 gennaio 2008 lo girò in prestito al Modena per farlo esordire in serie B. I...

Lorenzo Roca

Il Corriere della Sera di oggi rende un bell'omaggio al ritrovato artigliere nerazzurro, Jonathan Biabiany: «Non aveva vent’anni quando l’Inter il 31 gennaio 2008 lo girò in prestito al Modena per farlo esordire in serie B. I gialloblù si salvarono bene, ma il presidente Gianni Gibellini, che in panchina aveva accomodato un duo ex Parma (Zoratto-Apolloni), non voleva più saperne di soffrire. L’anno dopo decise di sfidare la scaramanzia e battere la sfortuna. Sponsorizzò le maglie canarine con il nome, scritto in lugubre bianco e nero, della sua azienda: «Onoranze funebri Gibellini». Biabiany, timido e riservato, non sapeva nulla della cabala. Giocava listato a lutto, e segnava. Più che un funerale, fu la stagione del battesimo per Biabiany. Lui, francese di Parigi cresciuto nelle banlieue e cattolico vero. Non era facile scommettere sulla rinascita dopo uno stop lungo un anno. Che sia stato il Milan a salvargli la vita e a restituirgli una carriera nell’Inter è uno di quegli scherzi che a Biabiany piace tanto fare. A Parma a fine allenamento usciva prima per nascondere la macchina al compagno Santacroce. In lui però s’era nascosta una pericolosa aritmia cardiaca. Scoperta dal Milan, che voleva acquistarlo e fu costretto a lasciarlo al Parma, finito poi in bancarotta. Svincolato, operato, senza futuro, Biabiany è tornato. Accompagnato dalla moglie Sara e dalle figlie Kelis e Joyce, sostenuto dalla forte spiritualità e dalla fede. Ha ritrovato il campo e contro il Frosinone anche il gol, a un anno e mezzo dall’ultima rete, al Torino l’11 maggio 2014».